Savona, in arrivo ottanta “mini isole ecologiche” per le spiagge libere. Basteranno?

Con l’arrivo della bella stagione, le spiagge libere di Savona sono già prese d’assalto dai primi bagnanti, e con loro si riaffaccia il solito problema: quello dei rifiuti abbandonati. Per affrontarlo, Sea-S ha annunciato l’installazione di ottanta “mini” isole ecologiche lungo gli arenili cittadini.
Un’iniziativa che si inserisce nel nuovo piano di raccolta differenziata spinta, destinato a cambiare le abitudini dei savonesi anche in riva al mare.

Ogni “isola” sarà composta da contenitori da 80 litri destinati alla raccolta differenziata. L’obiettivo, secondo l’amministratore delegato di Sea-S, è quello di coprire capillarmente tutte le spiagge libere, facilitando così il corretto conferimento dei rifiuti anche durante i mesi estivi più affollati..leggi..
Dichiarazioni che lasciano scettici. Un intento lodevole, sulla carta. Ma nei fatti?
Il dubbio è lecito: basteranno davvero contenitori così piccoli per reggere l’assalto dei fine settimana? Chiunque abbia passeggiato negli scorsi anni lungo gli arenili savonesi ha potuto constatare l’effetto di un fine settimana di sole: sacchi traboccanti, rifiuti abbandonati a ridosso delle dune, plastica dispersa nella sabbia (vedi foto in fondo)

Se è vero che una raccolta differenziata più diffusa può educare e responsabilizzare i bagnanti, è altrettanto vero che senza un sistema di svuotamento frequente e sanzioni efficaci contro chi abbandona i rifiuti, gli ottanta contenitori rischiano di trasformarsi in ottanta nuovi micro-problemi.

La stagione è appena cominciata. Solo il tempo dirà se la scelta di Sea-S si rivelerà sufficiente o se, anche quest’anno, serviranno corse ai ripari tra rifiuti accumulati e proteste dei cittadini.

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