Savona e la nuova raccolta rifiuti: Mastelli per Tutti? Sopralluoghi tra Regole e Realtà
In questi giorni a Savona si respira un’aria nuova… anzi, si prepara a respirarla, visto che la nuova raccolta rifiuti è alle porte. Ma insieme alle buone intenzioni dell’amministrazione e di Sea-s, continuano le perplessità da parte dei cittadini, soprattutto di chi amministra i condomini. Abbiamo raccolto alcune testimonianze per capire meglio come sta andando la fase dei sopralluoghi e cosa davvero ci aspetta.
Secondo quanto racconta un amministratore di condominio che ha seguito da vicino la questione, la procedura è ormai chiara: chi non ha spazi condominiali idonei per ospitare i grandi bidoni viene automaticamente declassato. In pratica, se un palazzo non può mettere i bidoni nelle aree comuni, viene trattato come se avesse meno di 13 appartamenti. Risultato? Ogni famiglia riceve dei mastelli “privati” da tenere in casa.
A sentire i numeri, il sistema sembra destinato a trasformare Savona in una vera e propria “Mastellopoli”: ” Su decine di sopralluoghi fatti in un solo giorno, quasi tutti i condomini sono stati declassati. È facile immaginare che presto vedremo file interminabili di mastelli fuori dai portoni, in attesa del ritiro.”
Il rischio, come racconta chi vive la realtà quotidiana degli stabili, è che molti finiranno per lasciare semplicemente i sacchetti, magari per evitare di riportarsi in casa i mastelli, spesso “profumati” di tutto ciò che viene buttato durante la settimana. Ma le regole sono precise: mastelli (o sacchi) fuori dal portone solo nei giorni stabiliti, la sera prima, perché la raccolta parte già alle 4 del mattino.
Immaginate la scena: il giorno del ritiro dell’organico, del secco e della plastica, davanti a ogni portone ci saranno almeno due mastelli e un sacchetto per appartamento. E tutto questo in una città, non in un piccolo paese. Gli esempi di Albisola e Vado vengono spesso citati, ma lì le dimensioni e le esigenze sono ben diverse.
Il kit fornito da Sea-s comprende tre mastelli, un sottolavello e i sacchetti. Per chi ha spazio in casa è una soluzione, ma per molti la domanda rimane: dove li mettiamo? E soprattutto, come gestiremo l’ordine e la pulizia dei marciapiedi, quando mille condomini dovranno esporre i propri contenitori la sera prima del ritiro?
Molti amministratori e cittadini si chiedono se, davanti alle difficoltà pratiche e all’inevitabile caos iniziale, non sarà necessario rivedere qualcosa. Forse, solo quando buona parte della città sarà invasa da mastelli e i ritiri non riusciranno a tenere il passo, si penserà ad alternative più flessibili, magari tornando a ragionare su soluzioni più adatte alla realtà cittadina.
Per ora, non resta che organizzarsi e incrociare le dita. O, per i più scettici, prepararsi all’ennesima rivoluzione dei rifiuti “all’italiana”.