Un Palazzo che scricchiola: tra maltrattamenti, peculato e concorsi su misura, ecco la Savona istituzionale che nessuno vorrebbe raccontare
C’è chi in Provincia di Savona ha subito anni di angherie sul lavoro. C’è chi ha usato l’auto blu come se fosse il SUV di famiglia. E c’è chi — più che amministrare — sembrerebbe aver fatto carriera piegando regolamenti e concorsi pubblici. È questo il quadro che emerge da una vicenda giudiziaria che travolge Palazzo Nervi e lambisce anche il Comune di Albisola Superiore. Con tanto di patteggiamenti, lavori socialmente utili e un processo all’orizzonte.
Protagonista principale: Giulia Colangelo, ex segretaria generale della Provincia di Savona, con incarichi anche nei comuni di Calizzano, Roccavignale e Albisola. Ha patteggiato 1 anno e 8 mesi per maltrattamenti, con la condizionale subordinata al risarcimento danni e a un percorso di recupero. Non solo: per l’accusa di peculato — aver usato per 95 volte l’auto di servizio a fini personali — è stata ammessa alla “messa alla prova” con 700 ore di lavori di pubblica utilità, che svolgerà nel torinese.
Un pacchetto “rieducativo” che include anche un risarcimento di 60.000 euro complessivi a favore della Provincia, di una ex dipendente (che ha annunciato di voler devolvere la cifra in beneficenza) e della UIL, costituitasi parte civile per le accuse di maltrattamenti.
Il quadro accusatorio non è leggero: minacce, ricatti, pressioni psicologiche e un clima lavorativo asfissiante denunciato — con un esposto anonimo nel 2021 — da un gruppo di dipendenti che, per paura di ritorsioni, non firmarono il documento. Il testo fu inviato a prefetto, sindaci e istituzioni locali. I magistrati hanno ritenuto fondati “gravi indizi” di reato, supportati da un’indagine accurata della Squadra Mobile savonese.
Ma il terremoto non si ferma qui. L’inchiesta tocca anche il Comune di Albisola Superiore: il sindaco Maurizio Garbarini e l’assessora Sara Brizzo. hanno rifiutato qualsiasi rito abbreviato quindi sono stati rinviati a giudizio per un presunto intervento illecito in un concorso per l’assunzione di un assistente amministrativo. Secondo l’accusa, una candidata sarebbe stata promossa dal terzo al primo posto in graduatoria. Il processo inizierà a novembre.
C’è anche un altro patteggiamento da segnalare: Maurizio Novaro, ex dirigente degli Affari generali della Provincia, ha definito la sua posizione con 10 mesi di pena sospesa. Era accusato — insieme a Colangelo — di falso, abuso d’ufficio e violazione di segreti, reati connessi alla gestione dei concorsi interni.
Nel silenzio quasi imbarazzato della politica savonese, resta un quadro desolante fatto di favoritismi, paura, abuso del potere pubblico per fini personali. Un film già visto, ma che continua ad avere repliche. Stavolta a spese delle istituzioni e dei cittadini che, ancora una volta, si ritrovano spettatori impotenti.