Savona – Oggi alle 15 si terrà l’atteso consiglio comunale aperto dedicato alla raccolta rifiuti con il sistema Porta a porta. Un appuntamento che già alla vigilia ha fatto discutere, tra esclusioni, rinunce e tensioni sotterranee.
L’amministrazione, infatti, fino all’ultimo giorno ha cercato di limitare e condizionare gli interventi delle associazioni, riuscendo in parte a ridurre il fronte delle voci critiche. Sulla carta avrebbero dovuto partecipare anche i comitati di quartiere, tanto decantati e difesi dalla stessa giunta come strumenti di partecipazione. E invece no: né Villapiana né Savona centro prenderanno la parola.
Due assenze pesanti e non casuali. Villapiana, infatti, è uno dei quartieri più in difficoltà sul fronte del Porta a porta, e un intervento dal basso rischiava di trasformarsi in una lista di denunce e proteste difficili da contenere. Savona centro, dal canto suo, avrebbe dovuto essere rappresentato da Raul Zancan: figura preparata, competente e soprattutto non in linea con la maggioranza. Evidentemente un nome troppo “scomodo” da lasciare libero in aula.
E così, la tanto sbandierata partecipazione resta a geometria variabile: bene solo quando chi parla è allineato alla giunta, molto meno bene quando si rischia di dare voce ai cittadini che hanno qualcosa da contestare.
Nonostante ciò, le associazioni presenti non mancheranno di sollevare le anomalie, i ritardi e i disservizi di un sistema che, a quattro mesi dall’avvio, resta ancora lontano da un funzionamento regolare. Avranno dieci minuti a testa, in cui difficilmente riusciranno a contenere l’elenco delle criticità quotidiane.
Da parte sua, la maggioranza cercherà di ridurre la portata delle critiche, mentre la minoranza avrebbe l’occasione per un gesto semplice e significativo: rinunciare al protagonismo e lasciare spazio ai cittadini. Perché oggi, più che mai, non servono discorsi di parte, ma il coraggio di ascoltare.





