Operazione Rattus – Vado Ligure in stato d’emergenza. Prima i topi, poi tutto il resto.

A Vado Ligure c’è un nuovo protagonista della scena politico-amministrativa: il topo del Municipio.
Non un topo qualsiasi: lui. L’ospite fisso. Il locatario non registrato.

Da giorni, nei corridoi comunali, si combatte una battaglia epica: trappole, esche, consultazioni interne, incontri segreti e, soprattutto, un sindaco che oggi ha annullato tutti gli appuntamenti per occuparsi personalmente dell’emergenza.
L’agenda ufficiale del giorno recitava:

ore 9.00: tutti gli appuntamenti rinviati per caccia al roditore

La scena è surreale:
Il sindaco Gilardi, che negli anni ha costruito la sua immagine pubblica raccontando la sua battaglia contro il degrado  e la salvaguardia dell’ambiente ora è in un duello all’ultimo formaggio con una creatura pelosa lunga 12 centimetri.
Per la città è un momento storico.

Ma il momento più raffinato dell’intera vicenda:  è l’intervento del sindacato.

Sì, lo stesso sindacato che sta cercando da mesi di districarsi tra: i licenziamenti della ex-Esso, vertenze aziendali infinite, tavoli ministeriali in bilico, crisi industriali e sociali ancora aperte.

Ora, fra una riunione a Roma e una vertenza, dovrà occuparsi anche di coordinare l’operazione anti-roditori nei corridoi del Comune.

Non essendo riusciti a risolvere la delocalizzazione industriale del secolo, riusciranno almeno a fermare una passeggiata di topi nel Municipio?

Il Comune assicura che tutto sarà risolto “a breve”.
Le esche continuano ad essere posizionate con cura e dedizione, monitorate con attenzione scientifica …esattamente come le promesse elettorali non mantenute

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