Oggi Ripamonti ha reso una farsa la battaglia leghista contro la vecchia gestione di Ata

Con il colloquio di oggi tra i 2 dipendenti di Ata e Salvini, si è raggiunto l’epilogo della triste storia savonese di questi 5 anni sotto la regia del leghista Ripamonti.

Se Nerone bruciò Roma, Ripamonti non ha bruciato solo le aspettative dei savonesi, ma ha dato fuoco a tutto il consenso che la lega si era conquistata con la battaglia contro l’ex gestione di Ata.

Già dalla sua prima mossa, dopo la vittoria alle elezioni riconfermare segretaria comunale un ex assessore del PD, si era capito come si sarebbe svolta la storia. Si potrebbe continuare con la nomina da addetto stampa di un uomo di sua fiducia continuando con vari episodi che hanno minato il consenso della lega.

Mentre veniva eletto senatore, Ripamonti continuava in provincia le sue strategie con più bassi che alti, almeno per quanto riguarda i risultati elettorali in vari comuni. Intanto cambiava in peggio il volto al partito (la lega storica è ormai un ricordo) e si dedicava ad occupare le varie poltrone (Arte, Opere sociali, depuratore, ecc) con i suoi uomini.

Si potrebbe continuare con un elenco lunghissimo di strategie, più di fallimenti che di vittorie, fino ai giorni nostri.

Con il colloquio organizzato oggi, il duo Ripamonti-Maione ha reso una farsa la battaglia della lega e soprattutto di Arecco contro la gestione PD della partecipata.

Ricordiamo che i due dipendenti Ata erano gli uomini di fiducia degli ex amministratori e supporter della Giunta Berruti. (Cavallo si era candidato in una lista di sinistra).

Oggi non solo la maggior parte dei dipendenti dell’azienda multiservizi si è sentita presi in giro, ma anche tutti i savonesi che avevano creduto al cambiamento.

Probabilmente Ripamonti sarà bravo come sterminatore dei sui rivali interni, ma la lega alle elezioni pagherà in termini di voti e anche molti leghisti intenzionati a votare il partito punteranno su altri cavalli, sempre leghisti ma non sponsorizzati dal Senatore.

Pensando alla vicenda odierna a qualcuno è venuto il dubbio che i due dipendenti Ata da sempre sostenitori della sinistra, possano, da oggi, fare la campagna elettorale per la pupilla di Ripamonti, Maria Maione.

Noi non lo crediamo, a tutto c’è un limite, non esageriamo con la fantapolitica. Una cosa è certa, sicuramente ne vedremo ancora delle belle.

 

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