Meglio la propaganda cinese

Foto censurata

La sindaco di Vado Ligure, Monica Giuliano (ex PD ora con la destra di Toti), dopo aver tentato di strumentalizzare a fini sessisti un’immagine dell’agosto 2019 (qui censurata) che la ritraeva a mezza gamba in occasione di un intervista ad una testata on line cinese (VAI), con tema la piattaforma dei miracoli, per rimediare alla gaffe, l’amministrazione da lei guidata, ha lanciato l’ennesima campagna propagandistica.

Nella brutta figura è incorso anche il leale e bonaccione alleato di coalizione e di propaganda, Angelo Vaccarezza (Cambiamo di Toti) che sul suo profilo Facebook, il 5 febbraio, piuttosto di gettarsi nella caciara a difesa della sindaca, ha evidentemente omesso di effettuare la minima verifica del caso. Dell’altro “alleato” il Sindaco in Regione Liguria, Alessandro Bozzano (Cambiamo di Toti), più cauto nel sostenere la sindaca, ed evidentemente anche più avveduto o non è incorso nel grossolano errore o, forse, ha opportunisticamente rimosso ogni riferimento al fatto sul suo profilo Facebook di propaganda politica.

Giuliano – Bozzano – Vaccarezza

Tornando a Vado Ligure, l’unica differenza rispetto al passato nel trasformare l’ordinario in qualcosa di veramente straordinario è che la sindaca e la sua amministrazione, sembrano lasciare maggiore spazio all’assessore ai lavori pubblici nonché vicesindaco Fabio Gilardi. Comunque, la Giuliano, non ha perso l’occasione per l’inaugurazione dell’ennesimo supermercato. Saremo grati alla sindaca, se ci potesse comunicare quanti dipendenti di questo supermercato siano assunti a tempo indeterminato ed i relativi livelli di inquadramento.

Come anche evidenziato sull’articolo dell’agosto 2019, la propaganda del cinese evidentemente più preparata delle nostre classi “dirigenti“ rileva che, in Liguria, dove si trova Vado Ligure, tra i giovani tra i 15 e i 24 anni, il tasso di disoccupazione del 37,9%, è il più alto tra tutte le fasce di età, secondo le statistiche dell’Unione Europea. Inoltre, la città vantava fabbriche e industrie, ma molte di esse hanno chiuso negli ultimi anni. Il tono propagandistico raggiunge l’apice nel finale dell’articolo, dove si sottolinea che, le imprese cinesi sono arrivate con fiducia nel porto, portando fiducia anche ai locali.

Per le molte chiusure il comune di Vado Ligure, come noto, è inserito nell’area di crisi industriale complessa del savonese e due imprese del territorio la Sanac (refrattari per la siderurgia) e la ex Bombardier Transportation Italy (costruzione di materiale rotabile), dal 29 gennaio acquisita dall’Alstom, aspettano da mesi di essere convocati al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) per definire o chiudere le relative vertenze.

Ci domandiamo cosa stiano facendo le nostre classi “dirigenti” (sindacali e politiche), oltre alla propaganda, per favorire la riapertura di questi tavoli di confronto al MISE, per riportare un minimo di fiducia agli sfiduciati lavoratori savonesi ed italiani, ora che il nuovo governo presieduto da Mario Draghi è nel pieno delle funzioni.

Ci chiediamo inoltre se l’amministrazione comunale di Vado Ligure abbia notato che dallo scorso 29 gennaio, lo stabilimento ex Bombardier Transportation Italy, il principale stabilimento metalmeccanico del comune ed il secondo della provincia, con oltre 500 occupati, non ha più insegne distintive al suo esterno e se abbia qualche spiegazione in merito al motivo per cui non vi siano ancora esposte quelle della nuova proprietà.

Riportiamo nuovamente la domanda rimasta senza risposta:

QUANTE CENTINAIA DI POSTI DI LAVORO EFFETTIVI, A TEMPO INDETERMINATO E DI QUALITA’ SONO DAVVERO NATI A VADO LIGURE?

Vado Ligure Via Tecnomasio – Maggio 2019 – Stabilimento Bombardier con le insegne

 

Vado Ligure Strada di Scorrimento – Maggio 2019 – Stabilimento Bombardier con le insegne

 

Vado Ligure Via Tecnomasio – Febbraio 2021 – Stabilimento Alstom – ex Bombardier privo di insegne
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