Mai più errori nella ristrutturazione di Palazzo Santa Chiara

Sono molti anni che purtroppo un palazzo storico savonese è in grave abbandono come si vede bene dalle foto, anzi è stato veppiù rovinato dagli interventi inutili e assurdi di precedenti amministrazioni della città. Purtroppo aver asfaltato con il catrame tutto l’interno del palazzo depone per una scarsa conoscenza delle opere d’arte che vanno restaurate in modo adeguato. Il Palazzo della Rovere detto anche Palazzo Santa Chiara è un grande edificio storico che si trova nel centro medievale di Savona, tra la Cattedrale di N S Assunta ed una arteria storica via Pia.

I Della Rovere iniziarono, prima con Francesco della Rovere (Papà Sisto IV) poi Giuliano ( Papa Giulio II), la costruzione di Palazzi Principeschi. L’architetto Giuliano da Sangallo iniziò a costruire una facciata ad ordini sovrapposti, al piano terreno pone le sue paraste doriche n marmo bianco a spiccare sul fondo del paramento liscio della pietra nera a riquadri. Per esso recupera il bicromatismo del bianco e nero tradizionale dell’architettura genovese ma riferendolo anche al bicromatismo del bianco verde toscano ripreso dalla chiesa di Santa Maria delle Carceri di Prato, eseguito dal Sangallo per Lorenzo De Medici. Nel maggio del 1496 Matteo dei Gaggini di Bissano realizzò la facciata del Palazzo della Rovere sono al primo ordine la facciata tuttora in situ.

Un palazzo simile fu fatto costruire da Giulio II a Roma sempre dal Sangallo. Finalmente il progetto per il recupero di Palazzo Santa Chiara va avanti, ma si deve realizzare entro il 2022 a rischio che la struttura passi sotto la giurisdizione del Demanio. Certamente essendo interessata anche la Sovrintendenza ai beni culturali non si commetteranno più gli errori pregressi, ma dovranno essere interessati anche i cultori della storia della città appartenenti alle varie associazioni culturali di Savona

Renato Giusto

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