
Savona continua a sorprendere con la sua offerta turistica alternativa. Altro che B&B, qui siamo al livello superiore: il grande albergo urbano a cielo aperto, con camere matrimoniali dotate di panche in cemento, materassi di lusso rigorosamente “all inclusive” (cioè portati da casa), e servizio rifiuti a portata di mano, grazie al bidone porta-lattine mai svuotato, che funge anche da minibar comunitario.
Il prato? Certo, un po’ spelacchiato, ma pensato per dare quel tocco “wild” che oggi va tanto di moda nei resort ecosostenibili. Le scritte sui muri? Non sono vandalismo: sono opere di street art gentilmente offerte dagli ospiti precedenti, che arricchiscono l’esperienza estetica della struttura.
E dove si trova questo gioiello dell’accoglienza? In Piazza Santa Cecilia, proprio di fronte al Matitino: una posizione strategica, centrale, perfetta per chi vuole vivere l’autentica atmosfera savonese… tra erbacce, bottiglie vuote e sonnellini pomeridiani.
Il prezzo? Imbattibile: zero tasse di soggiorno, zero tassa rifiuti, zero manutenzione. Una formula vincente che conferma l’attenzione dell’amministrazione per il turismo low cost.
Insomma, a Savona l’accoglienza non manca mai. Certo, qualcuno potrebbe dire che siamo davanti a degrado urbano, incuria e mancanza di controllo. Ma non lasciamoci prendere dal pessimismo: basta un po’ di fantasia, e la città diventa il più grande ostello a cielo aperto della Liguria.





