Le primarie, un ostacolo alla candidatura di Marco Russo?

Bisogna ammetterlo, politicamente Marco Russo non è molto fortunato.  Ad ogni elezione comunale il suo nome compare tra i super favoriti per la candidatura a Sindaco per poi scomparire in un nulla di fatto.

In occasione delle prossime elezioni si è autocandidato, ha riunito un gruppo eterogeneo di personaggi che vanno dai cattocomunisti, dagli ex membri della Giunta Berruti fino ai rappresentanti dell’estrema sinistra e solo quando è arrivato l’appoggio del Pd la sua candidatura è diventata più credibile.

Russo finora di errori ne ha commessi tanti, uno fra tutti la campagna elettorale iniziata troppo presto e fatta di annunci con nulla di concreto (ad esempio nessuna posizione sul progetto della centrale a gas, sulla cementificazione in generale e sugli abusi edilizi).

Solo grazie all’appoggio a livello nazionale del Ministro Orlando le incertezze del Pd sulla sua autocandidatura sono state superate.

Ora, però, con l’avvento alla segreteria del partito di Enrico Letta le cose per Russo potrebbero complicarsi, per il fatto che il neo segretario vuole che nei Comuni che vanno alle urne si facciano le primarie.

Con la scelta del candidato attraverso la partecipazione dei simpatizzanti o degli iscritti probabilmente cadrebbero le titubanze del M5S che con il “patto per Savona” non va molto d’accordo, ma Russo le primarie le ha sempre rifiutate (l’operazione Luca Becce in segreteria del Pd è stata orchestrata proprio per evitarle) quindi tutto potrebbe tornare in discussione.

In attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda, c’è una dichiarazione a Primo Canale del Consigliere regionale Arboscello, unico oppositore alla candidatura di Russo nel partito, che confermerebbe le incertezze: “A Savona è difficile tornare indietro visto che un percorso è stato delineato, non sarebbe giusto, ma tutto è possibile”.

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