“Laboratorio Liguria” un esperimento di cooptazione per portare Fratelli d’Italia al 15%

Terminata la trionfale campagna elettorale per le Regionali Liguri, Fratelli d’Italia è di fatto l’unico partito politico, nazionale, ad essere cresciuto di ben 6 punti percentuale in modo uniforme in tutte le quattro provincie. Quindi si è passati dal 3% al 10% in modo uniforme da Ventimiglia a Sarzana e dal mare ai monti. Non poca cosa per un soggetto politico privo di ogni forma organizzativa cittadina e periferica, dove i candidati non superano nella migliore delle ipotesi i 2000 voti di preferenza.

Tuttavia, è a loro che bisogna dare, insieme alla Giorgia Meloni, la medaglia per il raggiungimento del risultato collettivo. Ci hanno creduto, ci hanno messo “la Faccia” come si dice in questi casi.

Ora verrà il tempo di mantenere il risultato e poi dopo ancora verrà il tempo di crescere.

In alcuni riservati ambienti, gli addetti ai lavori parlano di raggiungere il 15%, una soglia improbabile ma l’operazione di addizione è molto semplice:

6% + 6% + 3% (punto di partenza) = 15%

alcuni profetizzano stia nascendo un laboratorio politico, per analizzare la migliore “formula” da adottare in maniera diffusa per tutti i circoli, adattandola alle specifiche realtà territoriali.

E’ arrivato il tempo di far fare a questo partito un salto di modernità anche in Liguria, sdoganandolo dai pregiudizi del “mugugno”, cooptando energie nuove tra gli amministratori locali, simpatizzanti, quindi già eletti, recuperandoli alle civicità delle liste in cui si sono inseriti e in cui stanno dando buoni esempi di corretta amministrazione, raccogliendo tra loro le idee da portare ai congressi provinciali e regionali. Convincendo cittadini e settori economici con qualità propositiva.

Il 15% è più vicino di quanto ci si immagini. La “formula” è già lì, pronta, non occorre fare tanto sforzo, basta organizzarla.

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