La lega savonese è sempre più in crisi.

La situazione è talmente sotto gli occhi di tutti da meritarsi un articolo di analisi, apparso su La Stampa di oggi. La campagna acquisti di Cambiamo! e di Fratelli d’Italia ha accentuato la forte crisi e le divisioni che da tempo attanagliano la lega savonese.

Basta ricordare i fatti accaduti in Consiglio a Savona, dal caso Cam sulla gestione dei rifiuti, ai 3 consiglieri fuoriusciti, i voti spesso contrari alla maggioranza.

Oggi hanno perso il Presidente del Consiglio Renato Giusto passato a Fdi. L’assessore Scaramuzza, che aveva annunciato ai quattro venti il suo passaggio nella lega, secondo voci di corridoio, non sembra più così convinto della scelta. Analogamente il Consigliere Marabotto, da tempo vicino alla Lega targata Ripamonti, ora è guardingo e circospetto.

Caso a parte quello dello sfortunato Emiliano Martino passato da fratelli d’Italia alla lega, ora si trova in un partito in declino con il partito della Meloni in piena espansione.

Situazione confusa e divisa anche all’interno del partito, dopo le dimissioni della segretaria Maria Maione per il presunto coinvolgimento nella vicenda di Cam, ancora oggi ricordata per il poco lusinghiero risultato ottenuto alle recenti elezioni regionali.

In lega ora è tempo di commissari: il senatore Bruzzone e il lombardo Dario Ghezzi.

Come andrà a finire è quasi scontato. Sarà un successo se riusciranno a presentare una lista autonoma. Non vorremmo essere nei panni dei vertici quando su di loro calerà l’ira funesta del capitano!

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