Il Comitato Savonese Acqua Bene Comune pone due questioni ai cittadini e ai candidati sindaco

In vista delle elezioni amministrative del prossimo mese di ottobre, come Comitato Savonese Acqua Bene Comune e come Attac Savona, poniamo alle cittadine e ai cittadini, nonché ai candidati sindaco, due questioni:

  • Vista la pesante situazione gestionale ed economica del Servizio Idrico, soprattutto nell’ATO 1 (ma non solo), il futuro sindaco di Savona, in quanto città capoluogo, quindi con tutta l’importanza che riveste, vuole impegnarsi per giungere finalmente alla costituzione di un’unica società pubblica, efficace ed efficiente, evitando sia ulteriori sprechi di denaro dei contribuenti, come è avvenuto in questi ultimi tre anni, sia il rischio di aperture ai privati? E, aggiungiamo, non sarebbe il caso di iniziare a discutere con la popolazione dell’idea di superare una Società per Azioni che, come abbiamo visto da più parti, risponde sempre a logiche di mercato e, rispettando la volontà delle cittadine e dei cittadini che si sono espressi chiaramente nel referendum del 2011, aprire verso la costituzione di una Azienda Speciale Consortile, unico soggetto davvero pubblico e partecipativo?
  • Vista la altrettanto pesante situazione economico/finanziaria dei nostri Enti Locali e, in particolare, del comune capoluogo della nostra provincia, come pensa il futuro sindaco di reperire le risorse necessarie per svolgere le attività proprie di un Comune, cioè l’erogazione dei servizi per i rispettivi abitanti. Non sarebbe il caso di aprire una vertenza, per esempio, sui tassi che i comuni pagano a Cassa Depositi e Prestiti (mediamente il 4,5%, vicino all’usura!!!), e per l’accollo da parte dello Stato dei mutui dei Comuni allo scopo di ricontrattarne una drastica riduzione dei tassi di interesse, così come previsto dal decreto Milleproroghe del dicembre 2019 di cui non si sa più nulla? E non sarebbe opportuno lavorare per una seria riforma della finanza pubblica locale con l’obiettivo di far uscire città e Comuni dalla gabbia dell’austerità e del pareggio di bilancio, proponendo risorse adeguate e non comprimibili, la gestione partecipativa delle stesse, e la finalizzazione al pareggio di bilancio sociale, ecologico e di genere, ovvero alla garanzia dei diritti e del futuro delle comunità?

Vogliamo aprire una discussione pubblica su questi temi?

O anche questa volta dovremo assistere al doppio spettacolo della promessa di ricchi premi e cotillon da una parte e del deprimente voto “utile” dall’altra?

Ovviamente tutto ciò vale per tutti i comuni della nostra Provincia che andranno al voto e non solo per il Comune di Savona.

Comitato Savonese Acqua Bene Comune                                                        

ATTAC Savona

Roberto Melone  robertomelone2015@gmail.com

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