Celle Ligure

Lettera aperta al sindaco di Celle Ligure
 
Oggetto: Dehor dell’ex bar Nazionale
In materiale translucido ed è addossato ad uno dei palazzi più belli di Celle, finemente decorato

Giovedì sera 18 Marzo, al termine del consiglio comunale, ho affrontato il sindaco Renato Zunino chiedendogli come abbia potuto permettere l’installazione di una veranda chiusa nella piazza principale del paese, di una bruttura scandalosa. In effetti sono stato sicuramente brusco e di questo me ne dolgo e me ne scuso, aggiungo a mia parziale discolpa, che ero veramente esasperato nel prendere consapevolezza di una simile vergogna.

L’installazione, così come si può vedere dalla foto, è squadrata  ed assemblata con materiale translucido ed è addossata ad uno dei palazzi più belli di Celle, finemente decorato, apparendo quindi del tutto incongruente con l’ambiente circostante.

Superato lo scontro iniziale, il sindaco, pur convenendo sulla “ bruttura “ dell’opera, ha declinato ogni responsabilità ed ha motivato la sua impossibilità ad intervenire in quanto la competenza  del procedimento è tutta dei funzionari tecnici ed essi hanno applicato le direttive previste dal PUC che permettevano l’impiego di simili materiali. Le argomentazioni del sindaco non mi hanno convinto e mi hanno indotto a fare qualche considerazione e qualche ricerca:

 I cittadini non eleggono i funzionari comunali. Eleggono il sindaco direttamente e quindi è a lui che chiedono conto delle cose. Scaricare alla prima occasione le responsabilità sui funzionari comunali è un segno di grande debolezza politica. In un’altra occasione ci è stato detto che i dirigenti dei servizi sono nominati direttamente dal sindaco perché devono essere persone di fiducia.

In questo caso, queste persone che godono della sua fiducia, quantomeno non hanno attivato un flusso corretto di comunicazione.

Se il sindaco fosse stato informato dell’evolversi della pratica, con l’autorevolezza dovuta alla carica e che gli è propria, penso che non avrebbe avuto difficoltà a convocare proprietà, progettista, tecnici comunali per trovare una soluzione meno impattante e più decorosa.

Invece, immagino che tutti hanno tirato a campare, applicando forse regolamenti mal fatti e poco chiari, non prendendo le responsabilità dovute alla mansione. Così il paese ci ha guadagnato un’altra bruttura. Forse sarebbe ora di gridare basta a questo stato di cose. La seconda considerazione è ancora più grave.

Nel corso della discussione il sindaco ha ribadito più volte che per il centro storico sono previsti l’impiego di materiali tipo alluminio anodizzato o simili. Se le cose stanno così c’è da pensare che sia una cosa demenziale.

Come tutti, ho avuto l’occasione di viaggiare sia in Italia che nelle nazioni confinanti, Francia, Svizzera, Austria e non ho mai visto l’impiego di simili materiali per i dehors dei centri storici ma sempre ferro battuto e laccato o legno lavorato artisticamente ed in linea con l’architettura dei palazzi.

 Ma le cose stanno proprio così? Leggendo attentamente l’art. 44 del PUC, che riporto integralmente:

 “Nella zona A1 non è consentita la realizzazione di nuovi dèhors, verande e paratie frangivento, ma solo il rinnovo di quegli esistenti, regolarmente autorizzati, previa verifica del loro inserimento ambientale e della congruità dei materiali e degli arredi alle norme di attuazione del Piano Particolareggiato del centro storico. In particolare potranno essere usate strutture-travi e pilastri- in legno, finito a smalto, o in profili di ferro pesante trattati con convertitori di ruggine o smalti opachi. I manti di copertura potranno essere in rame, ardesia o tegole alla marsigliese con canali e gronde in rame; le superfici fra gli elementi strutturali dovranno essere realizzate con lastre di vetro di sicurezza trasparenti. –

Non parla assolutamente di impiego di alluminio anodizzato né per i montanti né per la copertura Ma solo di ferro e legno laccato e di rame brunito, ardesie o tegole, quindi materiali assolutamente non lucidi. I casi sono due: o è stato modificato l’art. 44 del PUC ed io inconsapevolmente ho fatto riferimento ad una versione non aggiornata, oppure è evidente che il sindaco per tamponare la situazione del momento ha raccontato un sacco di frottole, sperando che non si andasse a verificare.

 Ho appena appreso che tutti i locali che affacciano in piazza del Popolo sarebbero intenzionati a richiedere di  installare dehors.

Che pensiamo di fare, lasciamo libero sfogo alla fantasia dei singoli?

 ROCCO MITIDIERI   FUTURO OGGI

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