Caso depuratore, c’è il rischio di ritrovarsi di fronte ad un caso Ata bis

Al posto dello sfiduciato Bonifacino la presidenza del consorzio depuratore delle acque dovrebbe andare al commercialista Maurizio Maricone. Questa è l’unica notizia che trapela anche se c’è ancora qualche perplessità dell’interessato.
Ma la notizia che tiene banco sono gli esposti sulle presunte irregolarità nel bilancio, depositate in procura proprio dall’ex presidente Alberto Bonifacino ascoltato per più di 2 ore in Procura.
Quello che ha più interessato le fiamme Gialle è la contabilità del periodo 2017-2019 e le rate del mutuo (quasi 9 milioni) non inserite nei bilanci della partecipata e dei comuni.
Interessanti gli articoli del Secolo sul caso. Il giornalista  scrive  che c’è il rischio di ritrovarsi di fronte ad un caso Ata bis.
Ma il problema è anche politico e riguarda la futura collocazione del Centro Rifiuti di Ata, che oggi sorge sul terreno di Consorzio.
Il Sindaco Marco Russo è intenzionato a lasciarlo dov’è. In campagna elettorale aveva promesso che non sarebbe stato spostato nella zona Paip. L’ex Presidente Bonifacino era intenzionato a sfrattarlo per costruirci le vasche di decantazione.
Dal primo aprile 2023, dovrebbe partire lo sfratto, la notifica avverrà tra qualche giorno davanti al giudice, ma è facile prevedere che con la sfiducia a Bonifacino e con il nuovo CdA le cose potrebbero cambiare.

L’articolo de IL SECOLOXIX

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