A Carcare la politica continua a riservare sorprese che definire paradossali è poco. Il neo consigliere comunale Enrico Casanova, subentrato alla dimissionaria consigliera di provata fede comunista Daniela Lagasio, nella prima foto appare accanto al sindaco Rodolfo Mirri (PD), come uno dei pilastri della maggioranza.
Fin qui nulla di strano, se non fosse che la coerenza – quella vecchia virtù tanto invocata e sempre più dimenticata – sembra smarrirsi per strada. In un’altra foto, infatti, lo stesso Casanova compare sorridente e abbracciato al suo “capitano”: Matteo Salvini.
Un cortocircuito politico? Non proprio, piuttosto il segno dei tempi. La politica è liquida, le appartenenze si sciolgono e i passaggi di casacca diventano costume quotidiano. A Carcare, l’inedita alleanza tra PD e Lega non è una novità assoluta: il pragmatismo locale spesso supera le bandiere. Ma questa volta la strategia appare più evidente.
Secondo voci di palazzo, il sindaco Mirri – con l’aiuto del navigato Arboscello – sarebbe alla ricerca di sponde leghiste in Regione Liguria. Obiettivo? Ottenere quei finanziamenti che da tempo mancano al comune, in cambio di aperture sulla discussa ipotesi di installazione di un termovalorizzatore.
Insomma, a Carcare il colore politico sembra contare sempre meno, mentre il gioco delle alleanze punta dritto alla sopravvivenza amministrativa. La domanda resta: quanto può reggere una maggioranza costruita più sull’opportunismo che sulla coerenza?







