Ballata comunale

La ballata del “Prode Vince”

lode al “maestrino con la penna rossa” del Comune di Savona

Passa un giorno, passa l’altro mai che cheti il prode Vince

si ritiene molto scaltro, cervel fine e occhio di lince

 

cervel fine, occhio di lince per pensare e osservare

e trovare il modo in cui il nemico controllare

 

sul metallico destriero ei si reca a lavorare

e in cima ai suoi pensieri resta sempre il personale

 

il personale gran fannullone, il personale da bastonare

perchè chi vota, si sa, è lieto se castighi il comunale

 

il comunale che non lavora, che mangia il pane a tradimento

di metter fine è giunta l’ora a questo grande suo tormento

 

pensa al dì che ei giunse a Sanna di Berruti al gran cospetto

di colpir il fannullone lui giurò con gran diletto

 

pensa a chi lo ha preceduto, Araldo, Ferro e infin Pinzuti

non fallirà come han fatto loro, l’ha giurato a re Berruti

 

con il nome ed il cognome ei impone il cartellino

pel caffè è certamente sufficiente un momentino

 

nel castello comunale tal momentino è da gustare

per uscire all’aria aperta stanne certo devi timbrare

 

pur s’accorge che al comunale il portone puoi sbarrare

ma le porte sono aperte se in internet va a navigare

 

che malarrazza è mai questa che non pensa giammai al lavoro?

una bella circolare sistemerà al fin costoro

 

una circolare come tante che vietano questo e quello

ma questa è perfida ‘chè lo trasforma nel Grande Fratello

 

Passa un giorno, passa l’altro mai che cheti il prode Vince

si ritiene molto scaltro, cervel fine e occhio di lince

 

                                                                                                          (continua alla prossima circolare)

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