Ata: una notizia tragica e una inaspettata

Nella storia di Ata, che sembra non aver mai fine, si apprende dall’articolo del SecoloXIX di oggi un fatto tragico che sembrava caduto nel dimenticatoio.
In mezzo a tutti i creditori di Ata ci sono 40 ex dipendenti dell’azienda andati in pensione in questi ultimi anni che attendono la liquidazione. Persone con più di sessant’anni che con il tfr contavano di essersi conquistati una vecchiaia tranquilla e invece sono in attesa che finiscano i balletti dei nostri amministratori, per avere quello che spetta loro di diritto dopo una vita lavorativa.

Intanto, sempre dal Secolo XIX, si apprende un’altra notizia inaspettata ma positiva per le aziende creditrici di Ata (209) che attendono la restituzione dei loro crediti (riceveranno solo il 25%). Mentre negli anni scorsi tutti i giorni si leggevano notizie sul rischio del loro fallimento se non venivano pagate, ora invece si apprende dal direttore di Unione industriali, Alessandro Berta, che le ditte non sono in particolare difficoltà, poiché ricevono, in modo preciso, il pagamento da parte di Ata sulle spese correnti.
Prendiamo atto della notizia ma resta difficile comprendere questo ottimismo e questo cambio di opinione del direttore dell’unione industriali.

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