L’asilo nido e la scuola dell’infanzia “Piramidi” di corso Mazzini, si trovano in un’area considerata a rischio esondazione, a ridosso del torrente Letimbro.
Proprio per questo motivo, la recente decisione del Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Educative Elisa Di Padova, che ha previsto un bonus per i genitori in caso di chiusura per allerta gialla, ha suscitato non poche perplessità.
Il provvedimento prevede che, a partire dalla quarta interruzione del servizio dovuta al maltempo, venga riconosciuto un rimborso giornaliero calcolato in base alla retta mensile, con conguaglio previsto a giugno 2026.
“È un aiuto solo apparente – spiega Alice Marino la Presidente dell’associazione Diritti, Cultura e Sviluppo –. Le famiglie si trovano ad affrontare un disagio immediato, mentre l’eventuale rimborso arriverebbe dopo mesi e solo a partire dalla quarta chiusura. È difficile definirlo un sostegno concreto.”
In un’intervista, l’assessore Di Padova ha motivato l’iniziativa come un modo per “alleviare il disagio dei genitori che pagano la retta mensile del nido”. Tuttavia, sottolinea l’associazione, asilo e scuola dell’infanzia subiscono le stesse interruzioni e creano le stesse difficoltà alle famiglie, senza distinzione di bisogno o di impatto.“È profondamente ingiusto – continua la Presidente – che per il nido sia previsto un bonus, seppur tardivo, mentre per la materna non esista alcuna forma di sostegno. Entrambe le strutture accolgono bambini molto piccoli, e i genitori, durante le allerte, si trovano improvvisamente senza servizio e con giornate di lavoro da giustificare o recuperare.”
Oltre all’aspetto economico e organizzativo, l’associazione richiama l’attenzione sul tema più importante: la sicurezza. “La struttura si trova in un punto critico, adiacente al torrente. In caso di evento improvviso, la gestione dell’evacuazione sarebbe estremamente difficile: parliamo di bambini piccolissimi, che devono essere presi in braccio dalle educatrici. In una situazione di emergenza, il tempo e le risorse non sarebbero sufficienti, con rischi che non possiamo ignorare.”
P e r q u e s t o m o t i v o, l ’ a s s o c i a z i o n e chiede all’amministrazione comunale di valutare con urgenza lo spostamento dell’asilo e della scuola dell’infanzia in una sede più sicura.
Un documento ufficiale con proposte concrete è già in preparazione e sarà trasmesso nei prossimi giorni al Vice Sindaco Elisa Di Padova, al Sindaco e agli uffici competenti.
“La nostra Repubblica si fonda sul lavoro – conclude la Presidente – e la mancanza di un servizio educativo stabile colpisce soprattutto le madri, che già affrontano maggioridifficoltà nel mantenere l’occupazione. È un problema di sicurezza e di equità sociale: non può essere liquidato con un bonus. Serve una soluzione strutturale, e serve adesso.





