Allarme CNA e Confartigianato: l’impennata del costo dell’energia mette in ginocchio le aziende liguri

Le imprese liguri sono sull’orlo di una crisi energetica senza precedenti. L’aumento incontrollato del costo della luce sta colpendo duramente le aziende del territorio, con ripercussioni che rischiano di mettere in ginocchio l’intero tessuto produttivo regionale. CNA e Confartigianato lanciano un grido d’allarme: senza soluzioni immediate, molte attività non riusciranno a sostenere i costi esorbitanti delle bollette e saranno costrette a chiudere i battenti.
L’impennata dei prezzi dell’energia non è una novità, ma l’accelerazione delle ultime settimane sta portando la situazione a livelli insostenibili. Piccole e medie imprese, artigiani e commercianti, già provati dall’instabilità economica degli ultimi anni, si trovano ora a fronteggiare bollette più che raddoppiate rispetto al passato. Un peso insopportabile, soprattutto per quelle aziende energivore come pastifici, falegnamerie, carrozzerie e aziende del comparto alimentare, che vedono lievitare i costi fissi senza possibilità di compensare con aumenti di prezzo sui prodotti finali.
Di fronte a questo scenario, CNA e Confartigianato propongono una strategia chiara: le aziende devono puntare sull’autoproduzione di energia. Fotovoltaico, impianti eolici e altre fonti rinnovabili diventano non più una scelta ecologica, ma una necessità economica per garantire la sopravvivenza delle attività.
“Non possiamo più affidarci esclusivamente al mercato dell’energia – dichiarano i rappresentanti delle due associazioni –. Serve un piano per incentivare l’autoproduzione nelle aziende, con sgravi fiscali e finanziamenti mirati. Se non si interviene subito, il rischio è quello di una desertificazione del tessuto produttivo ligure.”
Il grido d’allarme degli imprenditori non può cadere nel vuoto. CNA e Confartigianato chiedono interventi urgenti da parte del Governo e della Regione Liguria per agevolare le imprese nell’installazione di impianti di autoproduzione, semplificare le procedure burocratiche e sostenere economicamente la transizione verso l’energia rinnovabile.
Senza misure concrete, lo scenario per i prossimi mesi potrebbe essere drammatico: chiusure, licenziamenti e un colpo devastante all’economia locale. Per molte aziende liguri, il tempo sta per scadere.

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