A cosa serve il Consiglio comunale?

È una domanda che torna attuale, soprattutto alla luce del fatto che – mi risulta – da tempo non si riunisce più né una commissione né il Consiglio comunale, e che con ogni probabilità non se ne vedranno fino a fine giugno. Due mesi di silenzio istituzionale, in cui la voce dei rappresentanti eletti dai cittadini resta inascoltata e inoperosa.

Prendiamo atto che, evidentemente, gli assessori non ritengono necessario confrontarsi con il Consiglio comunale per portare avanti le proprie decisioni, spesso discutibili e poco condivise. In fondo, perché perdere tempo con il confronto democratico quando si possono agire in autonomia? Beati coloro che hanno le idee così chiare da non sentire il bisogno di ascoltare nessuno.

Ma se il Consiglio comunale non serve a discutere, non serve a controllare, non serve a proporre, allora a cosa serve? E soprattutto: che fine ha fatto il rispetto per la rappresentanza democratica?

Renato Giusto Consigliere comunale a Savona

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