Via dei Mille: il doppio senso che nessuno vuole, ma che il sindaco difende

L’ultima riunione tra l’amministrazione comunale e i commercianti di via dei Mille si è conclusa con una fotografia desolante: solo tre partecipanti. Gli altri? Ormai rassegnati alla volontà del sindaco Marco Russo, che continua a difendere la sua indifendibile scelta di mantenere il doppio senso di circolazione in una strada che, a detta di tutti, funzionava meglio prima.

Da mesi, i negozianti e i residenti segnalano disagi, traffico congestionato e difficoltà di accesso ai propri esercizi. Ma ogni appello sembra cadere nel vuoto. L’amministrazione comunale tira dritto, mentre i commercianti, dopo tante proteste, cominciano ad arrendersi.

Durante l’incontro, i commercianti hanno espresso, ancora una volta, la loro frustrazione per una scelta che ha penalizzato pesantemente la zona.

E cosa ha risposto il sindaco Russo? Con la solita imperturbabilità ha liquidato tutto con un ….“ci vuole tempo, è solo una questione di abitudine”.

Certo, ai disagi ci si abitua. Come ci si abitua alle buche, alla sporcizia, ai semafori guasti e ai parcheggi inesistenti. Ma non è forse compito di un’amministrazione migliorare la qualità della vita dei cittadini, anziché abituarli ai problemi?

La modifica della viabilità in via dei Mille, più che una soluzione, è stata un problema creato dal nulla. I vantaggi per la città? Nessuno li ha ancora visti. I disagi, invece, sono sotto gli occhi di tutti.

Il doppio senso ha stravolto la fluidità del traffico, aumentato il caos e reso più complicato l’accesso ai negozi. Ma per il sindaco è solo questione di tempo.

La politica dovrebbe essere in grado di ascoltare i cittadini e correggere le scelte sbagliate. Ma a quanto pare, per l’amministrazione savonese, tornare sui propri passi è un segno di debolezza, non di buonsenso.

E così, i commercianti di via dei Mille, da tempo cuore pulsante di Savona, si trovano costretti a rassegnarsi a una viabilità che li penalizza, mentre chi dovrebbe rappresentarli li invita a farsene una ragione.

Ma chissà: forse, a forza di abituarsi, qualcuno si abituerà anche a non votare più chi non ascolta la città.

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