UN SAVONESE SCRIVE AL SINDACO FEDERICO BERRUTI

DOPO L’ INTERVENTO SU LA STAMPA DI IERI
UN SAVONESE SCRIVE AL SINDACO FEDERICO BERRUTI  
CARISSIMO DOTT. BERRUTI,
ho sinceri dubbi anch’io sulle capacità politiche, mediatiche ed organizzative degli eletti del Movimento 5 stelle, come ho altrettanti ma certi dubbi sulle medesime capacità degli amministratori diciamo “professionisti”…..

Ho letto due volte “l’intervento del Sindaco di Savona Berruti” pubblicato su La Stampa di ieri 27 febbraio, e francamente non sono riuscito a darmi una risposta su che cosa abbia motivato il desiderio di uscire dal Suo silenzio di clausura. Le domande che si pone il Dr. Berruti, senza peraltro riuscire a darsene risposta, suppongo se le siano poste la maggior parte degli italiani prima di recarsi alle urne e mentre ponevano la croce sulla loro preferenza. Non mi permetto di farne un ragionamento politico a respiro nazionale in quanto non sarei in grado di esprimermi con correttezza e dovizia di sincerità: mi limiterò ad osservare brevemente la politica a livello comunale.

Carissimo Dr. Berruti ho sinceri dubbi anch’io sulle capacità politiche, mediatiche ed organizzative degli eletti del Movimento 5 stelle, come ho altrettanti ma certi dubbi sulle medesime capacità degli amministratori diciamo “professionisti”.

La gente comune è arcistufa di vedere le medesime persone spostate come su di una scacchiera da questo a quell’incarico politico senza una minima e mera classifica meritocratica o basata sulle reali capacità del candidato. Non ne può più di sentire sempre e solo parlare di cementificazione dove si incrociano gli interessi della politica con quelli di taluni imprenditori, sempre gli stessi, che spesso la gente comune nota passeggiare e bisbigliare nel centro della nostra cittadina. Non ne può più di vedere un politico passare dalla presidenza di una cooperativa all’essere Sindaco per poi ritrovarselo assessore in Regione transitando per la presidenza di qualche cos’altro (a mero titolo di esempio…). Non ne può più di politici che appena insediati aumentino i loro emolumenti  derivanti dagli “impegni” politici al primo consiglio comunale, provinciale o regionale che sia, tassando i cittadini comuni per aiutare i meno fortunati. Non ne può più che lavorino sempre gli stessi, magari non per mere capacità professionali, ma solo perché la politica dice che dev’esser così…

Io non ho votato il Movimento 5 stelle ma comprendo senz’altro chi lo ha fatto e suppongo che il loro ragionamento di base e la loro speranza sia stata quella di provare qualcosa di nuovo, confidando sulla verginità politica dei candidati.

Il Suo preoccuparsi per cosa accadrà mi fa piacere, ma mi permetta di farLe notare che intanto peggio di così non si può andare.

Un ultima cosa su il Suo riferimento al risultato diciamo sotto le Vostre aspettative ottenuto dal partito politico del quale fa parte: non perdete tempo a chiedervi il perché in quanto questo risultato è solo ed esclusivamente figlio della Vostra finta democrazia interna che prende il nome di “Primarie”.

Il Dr. Renzi avrebbe senz’altro ottenuto consensi anche da chi il PD non lo ha mai votato, ma avete preferito non svecchiare il partito e lasciare i Joysticks della  Playstation tra le mani dei soliti noti.

Forse, per l’italia tutta, sarebbe stato meglio che non si recasse dal Dr. Renzi a Firenze, ma alle Botteghe Oscure a perorare la causa del medesimo.

Cordialmente.

Fabrizio Ceruti

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