Ugl Mare e Porti Liguria Lavoratori Marittimi extra-Ue

Onorevoli Ministro Nello Musumeci
Onorevole Vice Ministro Edoardo Rixi

In relazione alla convocazione delle parti sociali avvenuta il 05 Maggio u.s circa l’utilizzo dei Marittimi extra-Ue su traghetti italiani e le successive dichiarazioni apparse, UGL Mare e Porti Liguria nella persona del Segretario Regionale Giorgio Vallone esprime la sua preoccupazione sulle pregiudizievoli che tale norma potrebbe apportare alla posizione dei lavoratori Marittimi Italiani.
Il ‘Decreto Lavoro’ approvato il 1 Maggio dal Governo infatti, facendo riferimento a una “contingente carenza di marittimi comunitari”, apre all’imbarco all’Art.31 della bozza, per un trimestre (probabilmente durante nei mesi estivi), di marittimi extracomunitari sui ro-pax italiani, sospendendo di fatto la cosiddetta legge Cociancich e riaprendo agli accordi di flotta.
Cito: ….-‘’Al fine di mitigare gli effetti negativi derivanti dalla contingente carenza di marittimi comunitari e per consentire la prosecuzione delle attività essenziali marittime, la continuità territoriale, la competitività ed efficienza del trasporto locale ed insulare via mare, limitatamente alle navi traghetto ro-ro e ro-ro pax, iscritte nel registro internazionale, adibite a traffici commerciali tra porti appartenenti al territorio nazionale, continentale e insulare, anche a seguito o in precedenza di un viaggio proveniente da o diretto verso un altro Stato, può derogarsi, per un periodo non superiore a tre mesi, alle limitazioni di cui all’articolo 1, comma 5 e articolo 2, comma 1-ter del decreto-legge 30 dicembre 1997, n. 457, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 1998 n. 30 attraverso accordi collettivi nazionali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentativi a livello nazionale…’’
Con la sospensione della legge Cociancich gli armatori potranno difatto derogare nella composizione degli equipaggi alle norme del Registro Internazionale ma a discapito del personale Italiano le cui Compagnie di Navigazione ad oggi non hanno stabilizzato i contratti marittimi che impiegano sulle proprie navi che provengono dal Turno Generale e che imbarcano a Tempo Determinato.
Sono molteplici ancore le figure di bordo che attendono di essere stabilizzate con contratti a Tempo Determinato e di Continuata di Rapporto di Lavoro e per UGL questi lavoratori hanno diritto e dignità di considerazione da parte delle Compagnie e del Governo, la scrivente sigla è certamente concorde sulla deroga in favore delle Compagnie ma non prima di intervenire sulla stabilità dei contratti in essere presso gli armatori che richiedono Marittimi extra-Ue.
Su numerose navi, invero, sono arruolati marittimi di differenti categorie e gradi con contratti a tempo Determinato di un mese a cui gli viene prorogato puntualmente il contratto senza all’orizzonte stabilizzazione alcuna.
La Scrivente sigla Sindacale non nega certamente la deficienza di personale , peraltro già più volte segnalata, non ultimo con la lettera inoltrata il 13 Aprile u.s al Tavolo del Mare ma è altresì vero che numerosi marittimi vivono nella precarietà dei contratti a termine, i cosiddetti TD e Turno Generale e di fronte alla sospensione della legge Cociancich probabilmente rischierebbero di trovarsi superati per molteplici motivi di opportunità da Marittimi extra-Ue con contratti ‘’particolari’’su traghetti italiani
Nel 2022 gli armatori durante il periodo estivo avevano incentivato i lavoratori marittimi Italiani con un una tantum di 20€ al giorno riuscendo a sopperire al gap estivo, incentivo che oggi verrebbe a mancare nonostante i sacrifici che tutti i giorni gli stessi restituiscono in termini di produttività, competenza e sacrifici.
Nessun riferimento nel provvedimento, invece, a interventi per risolvere problematiche legate a formazione e accesso alla professione che, secondo UGL Mare e Porti e le stesse compagnie di navigazione, stanno alla base della cronica carenza di personale più volte evidenziata.

Certi di collaborazione attendiamo Vostre note all’allegato.

In fede
Giorgio Vallone
Segretario Regionale UGL Mare e Porti

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