Come Patto per il Nord vogliamo fare alcune considerazioni generali prima di parlare nello specifico. Se guardiamo indietro e valutiamo i passi fatti dalla nostra provincia, ci vengono in mente i gamberi.
Parliamo di Giustizia. Vista la lentezza dei tribunali, eravamo riusciti ad avere una sede distaccata ad Albenga. Chiusa.
Parliamo di Sanità. Avevamo un ospedale per ogni paese e, siamo d’accordo, erano un po’ troppi, oggi più che la quantità conta la qualità. Quattro ospedali per la nostra provincia erano il numero giusto. Uno nel capoluogo, uno nella seconda città della provincia, il Santa Corona DEA di secondo livello e un presidio in Val Bormida. Per decreto Balduzzi non sono sostenibili, quindi con una convenzione con il privato (vinto dal Policlinico di Monza) come da bando europeo, si riesce a portare numeri e qualità. Ritirato.
Parliamo di Viabilità. Strade e autostrade nel delirio. Speriamo almeno che le autostrade piene di cantieri portino qualcosa di buono prima o poi, nel frattempo sono solo aumentate le tariffe. Disastro.
Avevamo un aeroporto a Villanova d’Albenga che aveva tutto il potenziale per far fare un salto di qualità al nostro turismo. Venduto al privato.
Avevamo un carcere diventato inadeguato per nuove normative, le promesse politiche parlavano di un carcere nuovo di zecca in poco tempo. Risultato: siamo senza carcere.
Prima di decidere se siamo d’accordo o meno con lo spostamento a monte della ferrovia, ci chiediamo, in che situazione è oggi il trasporto ferroviario nella nostra provincia?
Rispetto ai decenni passati, nonostante che lo spostamento a monte con raddoppio dei binari sia quasi completato, non abbiamo più treni passeggeri internazionali. La nuova infrastruttura, progetto vecchio di decenni, a causa della velocità massima consentita (180 km orari ma solo in alcuni tratti, in generale anche meno), non ci consentirà di entrare nel circuito dell’alta velocità, i Freccia Rossa per intenderci. Se mai arriveranno questi treni, viaggeranno al più come ordinari intercity. Provincia tagliata fuori dai collegamenti importanti.
Non parliamo poi della situazione dei treni regionali, basta leggere i giornali tutti i giorni per rendersi conto della situazione.
Come Patto per il Nord non entriamo nel merito dello spostamento a monte sì o no ma vogliamo sottolineare come questa infrastruttura avrà comunque lo stesso risultato ottenuto negli altri campi: declassamento e isolamento della nostra provincia e più in generale del Ponente Ligure.
I politici provinciali di lungo corso che ci rappresentano a Genova e a Roma che benefici stanno portando? Ecco, questa è la domanda giusta da farsi.
Per il Nord, Noi.
Direttivo Provinciale Patto per il Nord Savona