Silvia Salis è pronta. «Sono qui per vincere», ha dichiarato con convinzione. E meno male! Perché, come hanno ironizzato gli scettici, ci mancherebbe pure che si candidasse per perdere. La prossima settimana arriverà l’investitura ufficiale per l’ex atleta e attuale vicepresidente vicaria del Coni come candidata sindaca civica del centrosinistra per Genova.
Certo, il percorso non è tutto in discesa. La Salis ha chiarito di voler il sostegno compatto della coalizione più ampia possibile, «compreso il centro». Peccato che proprio qui inizino i guai.
Sul fronte Italia Viva nessun problema: la Salis è simpatizzante renziana e ieri ha già incontrato Raffaella Paita. Nessun ostacolo neppure con Alleanza Verdi e Sinistra e Linea Condivisa, che hanno dato il loro benestare. Per il M5S si attende una conferma ufficiale, ma vista la trasformazione del Movimento negli ultimi anni, l’appoggio appare quasi scontato.
Il vero rebus è Azione, che – come da tradizione – prende tempo, attende le mosse degli altri e poi deciderà, magari con un drammatico colpo di scena last-minute. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole della politica genovese.
Se ai piani alti del PD tutto sembra filare liscio – con i vertici già schierati a sostegno della Salis – dalla base del partito iniziano a levarsi mugugni tutt’altro che trascurabili.
La protesta si fa sempre più rumorosa, tanto che alcuni circoli stanno preparando un documento di dissenso contro la candidatura. Il nodo? Non tanto la persona, quanto il metodo. Perché scegliere un candidato civico completamente privo di esperienza amministrativa e politica? Perché bypassare ogni processo interno, imponendo una figura esterna senza un vero confronto con la base del partito?
Domande lecite, che però rischiano di rimanere senza risposta. La sensazione è che, ancora una volta, le decisioni caleranno dall’alto, mentre alla base non resterà che adeguarsi e digerire l’ennesima scelta imposta.
Nel frattempo, la Salis è già in pista e pronta a partire. L’unico problema? Non si sa ancora se correrà su una pista liscia o su un terreno disseminato di ostacoli interni.