SCA, SCOPPIA IL CASO PARODI

Dopo la proclamazione del vincitore, Massimo Parodi (per coincidenza Presidente del Consiglio comunale alassino, fedelissimo di Melgrati e tesserato leghista), Alessandro Delicato, uno dei partecipanti alla selezione SCA per il ruolo di DG (posizione che prevede stipendio, non disprezzabile, soprattutto di questi tempi, di 70 mila euro all’anno), ha presentato istanza di accesso agli atti ironizzando sulle modalità di svolgimento della prova e insinuando che fosse tutto preordinato….LEGGI

La sua iniziativa che sarà probabilmente seguita da ricorso al Tar (ed esposto in Procura?) era stata anticipata dalle previsioni dei Nostradamus locali che da tempo parlavano di risultato già scritto con tanti saluti alla meritocrazia e alla trasparenza. Per i maligni con la sfera di cristallo l’Amministrazione aveva bisogno di dirottare Parodi alla Sca per un Risiko di poltrone interno alla maggioranza che risparmiamo nei dettagli ai lettori per non far venir loro il mal di testa (in estrema sintesi: Invernizzi uscito indenne dal tritacarne mediatico giudiziario legato al caso Pizzimbone voleva tornare nella stanza dei bottoni – stando alle malelingue – ma non poteva essere reintegrato in giunta per l’indisponibilità di Battaglia e Macheda a cedergli l’assessorato e ciò avrebbe reso necessario il “sacrificio” di Parodi dal consiglio con successiva nomina di quest’ultimo a DG della Sca… Con Invernizzi che diventerà presto secondo gli auspici, Presidente del consiglio comunale al posto di Parodi, – un modesto gioco di prestigio per semplificare la vita al Sindaco alle prese con il problema rimpasto insomma… (Ma tutto da dimostrare sia chiaro!).

In attesa di vedere gli sviluppi della complessa vicenda, con tutto il rispetto che si deve a Massimo Parodi, “laicamente” ci chiediamo: Dopo che Melgrati aveva salvato inaspettatamente la ghirba al processo spese pazze, era proprio il caso per l’Amministrazione di rischiare nuove beghe (occhio perché esiste pure l’abuso di ufficio in certi casi…), nuove ripercussioni a livello di immagine e magari pure un calo di consensi, infilandosi in questo ginepraio che resusciterà, forse, pure l’opposizione alassina? Mah…

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