SAVONA E’ DONNA (ultima puntata)

Puntate precedenti        Prima      Seconda     Terza      Quarta

ULTIMA PUNTATA

La storia narrata e i protagonisti sono frutto  della fantasia dell ‘autore

Manca una settimana al voto e un sondaggio segretissimo, questa volta commissionato dai conservatori, suona come una campana a morto per gli avversari della Petrucci. La lista civica delle donne potrebbe sfondare il muro del 60 per cento: la forbice è (58-61). E’ un balzo di un ulteriore 8 per cento, in dieci giorni, attribuibile al cosiddetto “effetto topa”. I conservatori e i progressisti sono dati fra il 18 e il 20 per cento. Ambrosini ha sotto gli occhi la mappa dei quartieri e sposta le armate come a Risiko. Belfagor, alle sue spalle, è una statua di cera. Dixie ha un’idea grandiosa: “Dobbiamo sputtanare la Petrucci, trovare qualche scheletro nell’armadio, vero o falso che sia”. Convocano un giornalista-segugio di fiducia: Tommy Lambretta, detto il “conta musse”. Ha un curriculum di “sole” da fare invidia ai big delle patacche giornalistiche. L’incarico è di confezionare un bomba mediatica entro 48 ore. Lambretta si conferma un fuoriclasse. In sole 24 ore scrive la triste storia di Vincenzo Serra, marito della Petrucci, “che legato a una catena cammina a quattro zampe nel giardino di casa, abbaiando”. Titolo dello scoop: “Lo schiavo della Petrucci”. Naturalmente è tutto falso ma il polverone è sollevato. E per una settimana non si parla d’altro.

 “Il programma, dobbiamo fare leva sulla qualità del nostro programma elettorale” suggerisce Igor Magli, coccolato da Gatti come un panda, poiché è l’ultimo esponente in vita di quella che fu la sinistra. “Hai ragione – si illumina Gatti – ho appena finito di leggerlo perché non sapevo quello che ci avevamo messo dentro. Tieni, mi sembra ottimo”. “Ehm, no guarda che quello è il programma della Petrucci…”. “E’ uguale al nostro” è la sdegnata reazione di Gatti. “No, è il nostro che è uguale al loro. E quello di Ambrosini è uguale al nostro che è uguale a quello delle donne” sottolinea Magli. Gatti sembra un cane, bastonato. Non resta che attendere la condanna delle urne. Il generale Ambrosini si sente come il generale Custer di fronte all’ultimo assalto di Cavallo Pazzo. Gatti prepara il trasloco con un patetico brindisi di commiato con gli assessori. Cinque giorni dopo arriva il responso delle urne. Le donne vincono al primo turno con il 65 per cento dei consensi. Sara Petrucci entra trionfante a Palazzo Sisto. In piazza un migliaio di donne l’acclamano. Fanny, Samantha, Tatiana e Lara prendono insieme tremila voti ed entrano in consiglio comunale. Gli uomini sono all’angolo. La Petrucci annuncia che i suoi segretari personali saranno maschi e salutando i giornalisti chiede: “Potete procurarmi dei guinzagli?”
Ultima Puntata
 Bruno Lugaro
Condividi

Lascia un commento