I buchi e le buche della Savona che sarà

I buchi e le buche della Savona che sarà

 
Corso Mazzini 12-04-2018

I dati resi noti di recente dall’Arpal, evidenzierebbero che in Liguria, nei primi tre mesi del 2018, si sarebbero registrate piogge tra il 45% ed il 70% dei valori cumulati in tutto il secco 2017.

A Savona, nei primi tre mesi del 2018, sarebbero stati rilevati circa 360mm di pioggia contro i 541mm di tutto il 2017. (LEGGI)

Se nel “paese delle emergenze”, una delle emergenze del secco 2017 era la scarsità di acqua, con relativa emergenza siccità ed incendi, nel più piovoso 2018 una delle nuove emergenze è rappresentata dalle buche nelle strade, dovute alle abbondanti precipitazioni. Il problema della scarsa manutenzione delle strade, peraltro noto, ma ignorato per fare spazio ad altre emergenze, viene portato alla ribalta da qualche millimetro di pioggia in più caduta da inizio anno.

Per l’assessore ai Lavori pubblici e all’Ambiente del comune di Savona, Pietro Santi

un’emergenza connessa all’emergenza delle buche, è quella di assicurare il corretto svolgimento della Milano-Sanremo “nel piano delle opere pubbliche abbiamo inserito un’ulteriore somma, circa 350 mila euro, che dovrebbe essere finanziata con gli oneri di urbanizzazione se riusciremo a reperire quel denaro, ci permetterà di riuscire finalmente a risolver gran parte delle criticità. Nel frattempo non posso che ringraziare davvero di cuore i tecnici per il loro impegno, veramente notevole sia durante le piogge che in seguito. Penso ad esempio alla Milano-Sanremo: siamo riusciti a garantirne il regolare svolgimento, ancora sabato mattina i tecnici sia del Comune che delle squadre di manutenzione erano su tutto il percorso per verificare la situazione.” (IVG 21 marzo 2018)

Probabilmente, l’assessore Santi non voleva correre il rischio che qualche ciclista potesse cadere nelle buche delle strade cittadine, esponendo il comune ad eventuali cause di risarcimento da parte dell’atleta, degli sponsor e degli organizzatori della gara e pertanto è stato disposto qualche “tapullo” in vista dell’emergenza Milano-Sanremo. Risarcimenti che avrebbero potuto mettere in ulteriore crisi il già disastrato bilancio del comune. Come era prevedibile, i “tapulli” sono durati giusto fino alle successive precipitazioni, ma evidentemente il rischio di incidenti per i cittadini savonesi è di secondaria importanza rispetto a quello per i ciclisti della Milano-Sanremo.

Comunque, per Santi, il problema è che a Savona non si è fatta “nessuna manutenzione per 20 anni e ora paghiamo il prezzo”, la colpa per l’emergenza buche è di quelli che lo hanno preceduto.

Non è ben chiaro se ad oggi la giunta, guidata dal sindaco Ilaria Caprioglio, abbia varato un piano complessivo di risistemazione/rifacimento delle strade cittadine, per superare la logica dell’emergenza, del “tapullo” e di quelli che ci hanno preceduto, il tutto in vista della Savona che sarà.

Caprioglio – Santi – Montaldo

Così al momento non sembrerebbe, visto lo stanziamento di soli 346.790€, comprendente il ribasso del 35%, per la manutenzione delle strade affidate ad una ditta di Messina (LEGGI).

Ipotizzando un prezzo medio di 13€ a metro quadro di per il rifacimento dell’asfalto, inclusivo di oneri di smaltimento, ripristino di marciapiedi e messa in quota dei tombini, considerando la larghezza della careggiata di 5,5m, si otterrebbero poco meno 4.900metri di asfaltatura nuova. Chiaramente, è ipotizzabile che i “tapulli”, a metro quadro, costino di più di un rifacimento definitivo della strada e durino di meno.

Il ribasso del 35% ed il fatto che la ditta aggiudicataria sia di Messina, fa ipotizzare che la ditta aggiudicataria affiderà il lavoro in subappalto ad una ditta locale, che dovrà, a sua volta, praticare ulteriori ribassi sul prezzo per garantire adeguati profitti alla ditta aggiudicataria. Il subappaltatore, per garantire i propri guadagni, sarà probabilmente costretto ad utilizzare materiali scadenti e/o manodopera immigrata o comunque a basso costo, con buona pace della giunta a guida leghista.

Interessante questi filmati su come vengono riparate le buche stradali in Germania (GUARDA) o in Svizzera (GUARDA).

Il problema delle buche e dei “tapulli” che durano giusto il tempo della Milano-Sanremo o di un acquazzone, è sicuramente figlio dell’atra grave emergenza finanziaria che si trova a fronteggiare la giunta Caprioglio, ossia quella dei derivati.

Il potente assessore al Bilancio, Silvano Montaldo, a proposito dei derivati dichiarava “Non abbiamo sforato il patto di stabilità quindi abbiamo deciso di destinare con una variazione di bilancio 490 mila euro per difendere il Comune contro Deutsche Bank per il caso dei derivati”.

Ci si chiede se i professionisti scelti per difendere il comune di Savona nella causa sui derivati, abbiano praticato un ribasso di almeno il 35% sui 490 mila euro delle loro parcelle.

Nel paese in perenne emergenza per il rapporto tra il debito pubblico ed il PIL, le emergenze incidono in modo consistente su entrambi i fattori.

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