Renzo Bossi e i silenzi

Renzo Bossi e gli incredibili silenzi della Lega 
Ma quanto può giovare alla lega il fatto che il figlio del senatore sia stato eletto (e con un numero incredibile di preferenze) e quindi sia operativo sul territorio?
E’ un bel problema. Teniamo conto che il nostro giovane padano dovrebbe essere di esempio, per lo meno, a quelli della sua generazione.

Quale strada potrà indicare uno che non ha superato neppure l’esame di maturità (che prima o poi supera chiunque) e che nel suo profilo di facebook mette tra i suoi fans, oltre al papà, se stesso?
L’autostima non è da condannare entro certi limiti ma esibita con spocchia irriverente (e corroborata dalla pecunia che entra nelle sue tasche mensilmente) può solo essere dannosa.
Non solo per sé ma anche per gli altri. Quelli che lo hanno votato e quelli che non lo hanno votato …perchè di fatto si trovano ad essere rappresentatti da un giovinotto presuntuosetto e agevolato in questo dal papà che saprà benissimo di che pasta è fatta la sua creatura.
Neppure Sarkozy ha avuto il coraggio di imporre alla Francia il suo bamboccio che vantava peraltro fior di laurea.
Da noi invece nemmeno un segno di sofferenza. Brunetta che se la prendeva con i bamboccioni ha infilato la testa nel Canal Grande e fa finta di non vedere.
Sono i primi segni di insano e casereccio nepotismo padano, che forse è peggio del sano nepotismo di un tempo quando magari raccomandavi anche qualcuno ma con titoli e meriti comunque acquisiti sul campo. Brav fieul.

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