Prove tecniche di provincialismo?

Venerdì 13 Maggio si è tenuto il convegno organizzato da FILT CGIL dal titolo ‘Porti, Trasporti e Logistica’, da cui abbiamo appreso un sacco di notizie.
Rete Ferroviaria Italiana, che immaginiamo di infrastrutture ferroviarie se ne intenda, ha illustrato i tanti investimenti che, per fortuna, verranno attivati nel nord Italia sulla ferrovia. Una buona parte di questi saranno spesi nella nostra Regione. Molto bene!
Abbiamo capito che la Comunità Europea e il Ministero dei Trasporti attraverso i fondi del PNRR hanno deciso di investire in una vera transizione ecologica e hanno scelto, dopo una attenta analisi dei traffici e dei vari rapporti costi benefici, di sviluppare diversi corridoi europei merci.
Fino all’anno scorso la nostra Regione era attraversata dal corridoio Reno-Alpi, che collega i porti del nord Europa con Genova; corridoio con tanto traffico.
Abbiamo avuto da RFI anche un’altra buona notizia; l’anno scorso la Comunità Europea ha deciso di deviare il cosiddetto Corridoio Mediterraneo dal confine di Ventimiglia a Genova. Ottimo!
Tra pochi anni la Liguria e Savona saranno crocevia di importanti traffici.
E noi cosa facciamo? Non contenti di tutto questo ben di Dio, mettiamo in piedi nuovi tavoli di lavoro per sviluppare la linea che da Savona verso Torino…non presente nei piani Europei e, a oggi, neanche compresa nei piani di investimento di RFI (un motivo ci sarà!). Sulla base di quale analisi costi-benefici? Non è dato saperlo.
Abbiamo letto che, quando l’unico soggetto in rappresentanza delle Imprese Ferroviarie presente al congresso ha fatto notare che la linea in oggetto è molto pendente, con tante curve e che quindi i treni merci lunghi e pesanti (e quindi efficienti e remunerativi) sono difficili da fare, è stato contestato dalla CGIL.
La cosa ci ha sinceramente lasciati perplessi, anche perchè Comunità Europea investe i soldi dei contribuenti dove pensa ci sia un ritorno, e che da Savona al Piemonte ci si può serenamente andare anche passando da Genova (gli amici Piemontesi sicuramente non si offenderanno) e che al contrario, se vogliamo favorire una vera transizione ecologica, la linea Savona San Giuseppe di Cairo va sì potenziata, ma per portare in riviera quanti più passeggeri possibili, sia pendolari che vengono al lavoro sia turisti che vogliono godersi il nostro bel mare!
C’è un binario per tutti!

Questa è la nostra opinione, siamo a disposizione per eventuali repliche

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