Porta a porta, un debutto da romanzo a puntate

A Savona la partenza del nuovo sistema di raccolta porta a porta somiglia sempre più a una telenovela: annunci, rinvii, promesse, intoppi e una data di inizio che si sposta come un miraggio. Ora si parla “ufficialmente” di fine giugno, ma resta tutto da verificare.

Il problema? Gli spazi. Nei sopralluoghi effettuati da Sea-S nei condomini cittadini – ben 1.600 quelli presi in esame – sono emerse difficoltà logistiche tutt’altro che banali: almeno un 20% degli edifici risulta ancora senza una collocazione definita per i nuovi bidoni. In alcuni casi mancano spazi privati idonei, in altri i marciapiedi sono troppo stretti per ospitare i mastelli. Il rischio è quello già denunciato da tempo: che i bidoni finiscano per invadere le vie pubbliche, con buona pace del decoro urbano e della sicurezza.

Nel frattempo Sea-S sta portando avanti, tra mille cautele, la consegna dei contenitori dove possibile e si appresta a comunicare un calendario più preciso che includa anche la rimozione dei vecchi cassonetti.

La raccolta differenziata è in lieve crescita – dal 47% al 50% – ma il dato, legato soprattutto a utenze commerciali e nuovi cassonetti automatizzati, rischia di essere più consolatorio che strutturale.

E mentre si completa la “mappatura” dei condomini, i cittadini continuano a vivere nell’incertezza, tra dubbi operativi, gestione domestica dei rifiuti e timori per le inevitabili conseguenze di una transizione non ancora pronta.

Il porta a porta, almeno a Savona, sembra ancora in cerca della porta d’ingresso giusta.

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