Per non dimenticare

 “L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”. Primo Levi
Perché è stato scelto questo giorno?
La data è stata scelta dall’Onu nel 2005 per commemorare le persone uccise nello sterminio attuato dalla Germania nazista nei confronti delle categorie considerate “indesiderabili” come ebrei, omosessuali, portatori di handicap e rom. L’Italia l’aveva istituita già nel 2000.
Fu deciso proprio quel giorno perché anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz.
Purtroppo l’uomo non impara mai a rispettare la vita e purtroppo ripete le stesse orribili cose, senza nessuna esitazione. Ricordiamo la pulizia etnica nei Balcani che venne attuata durante la guerra scoppiata tra i Paesi che componevano la Jugoslavia federale (Serbia, Croazia, Slovenia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia). Violenze e tensioni politiche insanguinarono l’area tra il 1990 e il 1999. In questo quadro si sviluppò anche il genocidio di Srebrenica, città della Bosnia-Erzegovina, l’11 luglio 1995 dove oltre ottomila bosniaci furono massacrati dall’esercito serbo del generale Mladic. Fu la strage più sanguinosa d’Europa dal 1945 e ancora oggi le ferite non sono rimarginate. La bestia umana l’uomo, non ha imparato che ogni vita è preziosa, ogni essere umano va rispettato.
Poco distante da noi da circa un anno sta avvenendo una guerra sanguinosa e come sempre purtroppo avviene con un grande numero di vittime civili.
Certamente tutti partecipiamo con trasporto a questo ricordo, magari seguendo documentari e film con commozione, alzi la mano chi non ha versato qualche lacrima riguardando cosa subirono i nostri fratelli Ebrei.
Il ricordo non basta bisogna ogni giorno applicarsi perché la bestia è sempre pronta a colpire.
La giustizia sociale il rispetto per tutti gli esseri umani con qualsiasi colore della pelle è l’antidoto più importante per combattere la violenza l’odio razziale. Concludo questa piccola riflessione con una frase che contiene il vero e unico significato che questa importante giornata ci deve insegnare.
Il progresso, lungi dal consentire il cambiamento, dipende dalla capacità di ricordare… Coloro che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo.” (George Santayana)

Roberto Paolino

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