Pensiero domenicale: Come si cambia

Se si segue la politica in questo periodo si scopre come i partiti non siano più una scuola politica,la famosa gavetta, bensì una fabbrica di posti.
Purtroppo, oggi si fa politica per ottenere un posto e non come avveniva in passato per un ideale.
Primo via libera in consiglio regionale alla riforma dello statuto che permetterà di adeguare in automatico il numero di assessori della giunta.
E quindi, come spera Bucci, di ampliare la squadra con due nuove pedine. In realtà un’approvazione in prima lettura c’era già stata a marzo, ma l’iter nel frattempo è ripartito da zero perché il governatore ha deciso di stralciare la modifica più controversa, quella che avrebbe introdotto la figura dei sottosegretari, su cui l’opposizione minacciava di chiedere il referendum.

La regione ha problemi nella sanità viabilità, sociale, lavoro, queste per chi governa non sono priorità da affrontare, la vera situazione da affrontare è costruire due nuove poltrone  per sistemare chi al primo giro è rimasto fuori dalle nomine.

In Regione Lombardia ci sono 16 assessori oltre al Presidente della Regione, che è Attilio Fontana. La Giunta Regionale, che è l’organo esecutivo, è composta da questi 16 assessori nominati dal Presidente
La Lombardia conta 10.012.054 abitanti al 31 dicembre 2023.
La Regione Liguria ha sette assessori .
La popolazione attuale della Liguria, secondo il censimento permanente del 2023, è di 1.509.140 residenti. Si fa presto a fare le proporzioni,con la nuova modifica la regione Liguria passerebbe  a 9 assessori.
In buona sostanza i cittadini devono (in questo momento particolare) pagare due stipendi in più se nominati assessori esterni o quattro se consiglieri eletti diventano assessori, in tal caso devono dimettersi per fare gli assessori e ciò comporta la surroga di due nuovi consiglieri.
“La politica dovrebbe essere al servizio dei cittadini, non il contrario, e le spese devono riflettere questa priorità.
“Ho voluto stigmatizzare quanto sta accendendo non solo per evidenziare,questa cosa che lascia l’amaro in bocca,ma soprattutto per ricordare a noi stessi questa roba quando torneremo a votare.

 

Roberto Paolino

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