Nuovo nucleare con radici ad Albenga: Piaggio Aerospace al centro del dibattito, ma il WWF boccia l’ipotesi Urso-Bucci

Il tema del ritorno al nucleare in Italia è tornato prepotentemente alla ribalta, e a sorpresa, Albenga potrebbe avere un ruolo centrale nella ricerca e nello sviluppo di questa tecnologia. Secondo recenti indiscrezioni, l’ipotesi ventilata dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal presidente della Regione Liguria Marco Bucci vedrebbe Piaggio Aerospace come uno dei potenziali attori del nuovo nucleare italiano. Un’idea che ha già suscitato non poche polemiche, con il WWF che si è espresso duramente contro il progetto.

Piaggio Aerospace, storica azienda di Villanova d’Albenga specializzata in velivoli e tecnologie aerospaziali, potrebbe entrare in un settore del tutto nuovo: il nucleare di nuova generazione. Secondo quanto dichiarato dal ministro Urso, l’Italia non può permettersi di rimanere indietro rispetto agli sviluppi internazionali dell’energia nucleare e deve puntare su innovazione e ricerca. L’idea è quella di coinvolgere aziende strategiche del Paese nella progettazione e nella produzione di componenti per reattori di quarta generazione o piccoli reattori modulari (SMR).

La Liguria, con le sue competenze industriali e ingegneristiche, sarebbe quindi una delle regioni chiamate in causa. E tra i siti potenzialmente coinvolti, Piaggio Aerospace potrebbe avere un ruolo grazie alle sue competenze in tecnologie avanzate e produzione di sistemi di sicurezza e aviazione.

Ma l’idea del nuovo nucleare made in Liguria ha già trovato un’opposizione netta da parte del WWF. L’associazione ambientalista ha criticato apertamente il piano di Urso e Bucci, definendolo anacronistico e dannoso.

Secondo il WWF, il nucleare non rappresenta la soluzione ai problemi energetici dell’Italia: i costi elevati, le lunghe tempistiche di realizzazione e lo smaltimento delle scorie restano nodi irrisolti. Inoltre, puntare su Piaggio Aerospace per un progetto di questo tipo significherebbe distogliere l’azienda dal suo core business, ossia l’aerospazio, in un momento in cui è già alle prese con la delicata transizione sotto la nuova proprietà turca di Baykar.

“Pensare che il rilancio industriale di Albenga passi per il nucleare è un’assurdità”, fanno sapere dal WWF. “La Liguria dovrebbe investire su fonti rinnovabili e mobilità sostenibile, non su una tecnologia del passato che in altri Paesi sta già mostrando i suoi limiti”.

L’ipotesi nucleare ad Albenga non è solo una questione tecnica, ma anche politica ed economica. Da un lato, c’è la volontà del governo di rilanciare il settore industriale ligure coinvolgendo aziende strategiche come Piaggio Aerospace. Dall’altro, ci sono le preoccupazioni ambientali e la necessità di garantire un futuro sostenibile per il territorio.

La questione è destinata a far discutere ancora a lungo, tra favorevoli e contrari. Ma una cosa è certa: Albenga e la sua storica industria si trovano di nuovo al centro di un dibattito che potrebbe cambiare il volto dell’economia locale.

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