“MORTO UN PAPA, SE NE FA UN ALTRO”

Buon Sabato a Tutti!

Questo fine settimana non voglio tediarvi con i soliti (s)ragionamenti sul “casting” in corso nel centrodestra per la ricerca di un “concorrente”, pardon di un candidato, alla carica di sindaco, perché la mia fantasia è superata dalla realtà dei fatti.

Ritengo meritevole di segnalazione quanto avvenuto nel recente consiglio comunale savonese.

Non era mai capitato nella storia repubblicana della polis che l’intera opposizione si genuflettesse innanzi a Sua maestà il Sindaco Montaldo … pardon, l’Assessore al bilancio dott. Silvano Montaldo da Laigueglia: “il conte della corte dei conti, il mago dei numeri, il Pierre Cardin del taglia e cuci, il Maradona della partita doppia, il Mozart della nota d’accredito, il Lucio Fontana dei tagli di bilancio!” Non me ne voglia l’Assessore Santi se ricordo che il (suo) collega di giunta non è savonese, ma “foresto”. Ne comprendo il disappunto, ma è pur vero che, come nel calcio mercato, lo straniero aggiunge vitalità e qualità all’intera squadra.

Durante il consiglio comunale di lunedì scorso, abbiamo assistito ad una vera e propria “standing ovation” per l’Assessore al bilancio: “grandeee! bravooo! beneee/ bisss … turi!, come tagli Te nessuno mai!

Il problema è che i complimenti sono stati espressi dall’opposizione.

La maggioranza, il Sindaco e gli Assessori sono rimasti muti, dopo che, per anni, a palazzo Sisto, sono state fatte le “nozze con i fichi secchi, anzi, forse, manco con quelli!”.

Nella replica finale, il dott. Montaldo ha aggiunto la pennellata finale che, in sintesi può essere così riassunta: da ora in avanti, in questo comune, bisognerà pensare alla progettualità.

Pure! … in perfetto stile “sindrome di Stoccolma”, o con un meno elegante: “becchi e bastonati“.

Dal punto di vista tecnico il lavoro svolto in materia di bilancio è stato miracoloso: in cinque anni di amministrazione si è passati dal quasi commissariamento del municipio ad una situazione di normalità e di equilibrio.

Solo per questo, l’intero centrodestra dovrebbe essere riconfermato a furor di popolo per i prossimi vent’anni.

La questione è unicamente strategica, politica: lo stesso risultato lo si sarebbe potuto raggiungere in un arco di tempo più lungo, lasciando maggiore spazio alla mediazione su tantissimi argomenti: in primis cultura, sociale, attività economiche nell’era del covid.

Tale scelta avrebbe tolto spazio alle critiche dell’opposizione, agli alibi strumentali, alle mamme con i passeggini portati in consiglio comunale, agli slogan lanciati senza particolare convinzione.

Invece, la prossima amministrazione si troverà un patrimonio di lavoro svolto in tanti ambiti, che permetterà di amministrare la città senza particolari patemi economici.

La rapidità con cui i conti sono stati sistemati fa riflettere.

La giunta Caprioglio ricorda l’esperienza dell’ing. Gervasio negli anni ’90: una volta che sono stati messi a posto i conti, per altri vent’anni sono tornati gli altri, quelli bravi a fare politica e meno a fare di conto, quelli della fantasia al potere, quelli con il cuore a sinistra ed il portafogli a destra!

L’entusiasmo manifestato dai Consiglieri “piddini” Apicella e Di Padova per il lavoro svolto sul bilancio può essere inquadrato in questa prospettiva: “dai, che se i savonesi si sono dimenticati di noi e delle giunte Berruti, niente niente, tra cinque mesi torniamo a palazzo, con le palanche in cassa e per restarci a lungo!”.

Il dott. Montaldo è consapevole di tutto ciò? Ovvio che si! La sua abilità è di tipo contabile, ma non solo!

Vi ricordate lo slogan elettorale della scorsa campagna elettorale “Ci sono, ci siamo”? Il Marchese del grillo, invece, direbbe: “Morto un Papa, se ne fa un altro”.

La crasi finale potrebbe essere: “Finita un’amministrazione ne arriva un’altra … ecco … appunto: lo ci sono!”

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