Ma votare serve se non hai prospettive? Loro dicono: certamente!


Come recita il copione a Savona saranno mal contate 2/300 persone su circa 65.000 cittadini, che ancora si ostinano a parlare di politica e la febbre dell’evento clou dell’anno, post pandemia(forse) sono le elezioni comunali autunnali.

Gli schieramenti: una destra non coesa, anzi litigiosa, con una Lega che mentre aumenta consenso in tutta Italia, qui è lacerata e divisa (vedi dimissioni di Arecco e altri) ma che ha nelle imposizioni dagli sponsor di sempre, un passaggio obbligato fra i loro rappresentanti regionali depositari di lobby probabili e in cerca di sponsor privati.

Probabile che l’accordo fra schieramenti  diversi alla fine si raggiungerà, devono solo stabilire bene quali interessi difendere, stabilire paletti e divisioni del “mercato” e si parte. Del resto gli exit pool sono favorevoli  a loro, mi pare. Per la destra è più “semplice”, trovare i nomi dei “capaci” non è un problema fra confindustria, aziende in espansione e finanza bancaria.

E come sta l’opposizione o meglio quella che “dovrebbe “essere l’antagonista? Chiusa in vitro!

Nei vari laboratori delle periferie (ma città come Sv sono un unica periferia di fatto) si vagheggia l’assalto al cielo del comune, anche se da tempo, complice anche la pandemia, non c’è più un vero dialogo con la cittadinanza se non di piccoli gruppi non omogenei.

L’abbandono della vecchia opzione…. parliamo di temi, ci si forma, fornisco strumenti, mentre porto l’opposizione in piazza perché gli argomenti devono essere condivisi.

Ecco dicevo, questa possibilità è tramontata da tempo. E’ diventata roba da cantine nascoste o da parrocchie per intenditori del brivido della politica chiacchierata dove i cattolici fanno comunella con avanzi del socialismo elitario nascosto dietro Pertini, in rappresentanza di pescecani moderni

Tenuta artificialmente in essere dal permanere di vecchi circoli culturali, strutture cittadine senza autonomia propria, ma dove personaggi fino a ieri sconosciuti ai più, sgomitano, si muovono a cercare gloria.

Il dato caratteristico che ha questo strato attivo auto-nominatosi “di sinistra” che i cappelli da capitani sono già distribuiti e accettati dalle piccole frange che vi partecipano, naturalmente e rigorosamente una contro l’altra.

Il dato caratteristico è che di programmi concreti e dettagliati per temi non se ne parla o molto poco anche se ufficiosamente è tutta lì la discussione…si cercano “possessori di idee vincenti”, mentre il dibattito si mantiene sul bon ton culturale, comunicativo e poi si vedrà al momento.

Il difetto per quelli maliziosi come me, è che di vera discussione se ne vede poca, tematiche ambientali, aspetti green che fa figo indispensabile, batage generico e quindi astratto, ognuno con aspetti più marcati di altri, ma tutti con un unico dettaglio determinante: i cappelli da capitani sono già distribuiti.

– una possibile lista civica è figlia diretta del PD che però i  baroni regionali vedono male e quindi è una continuità in dipendenza assoluta. Una altra fresca fresca, invece è nata come idea da piccoli gruppi di persone professionalmente in gamba con ambizioni di rappresentare una realtà utile. Altri gruppi politici o sono chiusi su se stessi in modo autoreferenziale o sono già al lavoro come liste civetta (verdi savonesi) o partitini minori sempre nello stesso ambito del PD

-Ma tanta audacia non si è riscontrata mesi fa, nessuno ha detto cosa pensava della proposta di nuova centrale di produzione a metano in modo netto e quale alternativa avrebbe in serbo su un idea di democrazia sostenibile energeticamente anche rispetto al ruolo determinante che potrebbe avere un comune energeticamente.

– quando si parla di circoscrizioni, comprensori, ecc, non si “vestono” mai di fatti concreti da sostenere, restano sul teorico.  Non ho sentito una parola su come sarebbero da riformare e ristrutturare le partecipate dei rifiuti, del trasporto, dell’energia, anche per rispondere alla banale riproposizione di beni comuni da difendere ( acqua pubblica decennale del referendum ), mentre la privatizzazione nascosta (ma neanche tanto) continua.

– sarà chiara a tutti la situazione contabile del comune di Sv?

Oppure chi eventualmente eletto dovrà ricorrere pure lui al vecchio Montaldo vero deus contabile, un endorsement per operare, vista la totale assenza di ragionamenti e progetti su queste strutture che sono, compreso l’insieme dei dipendenti il cuore pulsante di ogni attività  in un comune?

In assenza di prospettive al riguardo, le idee servono magari a far votare i superficiali, ma non spostano la situazione attuale, anzi la riciclano in eterno. Questo mentre ci sono ancora inchieste aperte per traffico di rifiuti ad  e nel territorio a decine  sono i siti da bonificare finiti nel dimenticatoio per esempio.  Con tutte le emozioni che hanno i milioni di derivati tossici fatti anzitempo e i progetti inesistenti per cambiare passo nella mobilità, nel turismo di prossimità e di qualità, per abbassare le tasse e i vari balzelli che rinviano, ma poi martellano indiscriminatamente  Se non hai idea dei numeri nascosti dietro i bilanci degli ambiti su cosa basi una diversità di impostazione?

– L’opposizione passa dentro le strutture istituzionali per allargarsi alla società. Non c’è rimpallo se non solo mediatico, fanno politica per procura via web e si salvi chi può…

Ma la banale richiesta dei comitati per l’acqua di fare diventare l’azienda partecipata con un cambiamento giuridico una”azienda speciale” con una autonomia rispetto all’uso modello bancomat per il comune, può avere udienza fra qualche lista in corsa?

– Quali diverse  possibilità ci sono di saltare il bilancio in pareggio spendendo le risorse in modo oculato fra competenze e dialogo vero con i cittadini anche ripristinando elementi di democrazia collaborativa?

– Cosa intendono fare per il trasporto che non sia fare piste ciclabili tronche o si aspetta ancora la vecchia “Aurelia Bis” che non cambia nulla dello stato delle cose e tanto per stare nei comprensori come si sostengono linee di trasporto in eterna perdita su diversi comuni dell’entroterra che significa desertificare di fatto un territorio?

– Come si risolve la questione della sudditanza  all’Autorità Portuale che invece di lavorare in concerto con la giunta diventa un limite allo sviluppo della città, dato che idee migliori piuttosto che far passare sulle strade cittadine centinaia di camion per carbone o altre merci arrivate in porto, mentre l’idea di un tunnel diretto fra porto e autostrada è una barzelletta  lanciata nel vuoto…

– Quali proposte concrete hanno questi agitati concorrenti alla dx, ma non troppo, partecipanti alla corsa perdente delle elezioni sul tema turismo, o per attuare una politica per i giovani che non hanno più un posto dove stare per far musica o una biblioteca agibile  ad esempio o per disporre di una università che dia servizi seri e accoglienza assieme ad un incrocio mirato al mondo del lavoro ?

E ai vecchi che sono il 55 % dei savonesi senza una assistenza seria preventiva e sociale mentre le Opere Sociali fanno marketing e ben poco di sociale nella gestione immobili, mentre  non ci sono strutture per autosufficienti dove invecchiare in condivisione abbassando costi rispetto alle RSA ma anche ridando dignità a chi vive da solo cosa gli dicono?

Non sono schierato con nessuno e tanto meno pur avendo amici dentro queste coalizioni non voglio denigrare o favorire chi è passato con il vecchio metodo : comando io e adesso chi mi ama mi segua.  Non è solo etica, ideologica,  la questione,  ma chi come me crede nella democrazia, prima fa salire le argomentazioni, poi si decide, in partecipazione collettiva chi deve rappresentare. Saltare questo passaggio è una storia già vista mille volte, la stessa che fa la cosiddetta destra che poco discute nel merito, molto su chi deve essere l’elevato da sostenere. Le liste di competenti non sono novità, come il dispregio dei programmi, che devono accontentare tutti , non sono la sintesi di un ascolto nel tempo.

Non avete buone idee perché non avete chiesto alle persone giuste, non le avete aiutate a capire, non avete cercato le competenze se non nel blok notes del politico di turno, non nel sociale in modo aperto e trasparente.

Il M5S è sparito dai radar  e non si sa neppure più quale parte rappresenta a Sv visto la deflagrazione nazionale. Il PD fa la parte del raccatta-tutto, utile elettoralmente molto meno per rappresentare una possibilità di cambiamento  Mettendo insieme anime candide come era Sansa(scaricato il giorno dopo la sua elezione regionale), ma si dimentica di essere un insieme di gruppi separati in casa, senza un vero progetto politico unitario con personaggi in lotta fra loro. Fanno finta di esistere, ma è un gioco mediatico, non sociale, dove decine di associazioni, circoli e gruppi si sono anch’essi auto-isolati da tempo, non dialogano fra loro o fantasticano di interventi come consulenti della giunta, naturalmente senza conforto possibile, poiché anche loro non hanno fatto un solo accenno di dialogo-formazione con la cittadinanza ed i loro stessi iscritti.

Siamo tutti spettatori paganti senza una ragione che spinga ad essere attivi in politica in attesa che l’ennesima delega al signorotto locale apra le porte al cambiamento vero, sociale e l’abitudine ad essere sconfitti, disorientati e sfiduciati è il vero filo che ci accomuna.

Ma votare serve se non hai prospettive? Loro dicono: certamente!

 Gianni Gatti

Condividi

Lascia un commento