Il Pd ha proposto a Luca Becce, savonese, presidente di Assiterminal, la candidatura a sindaco di Savona. L’incontro sarebbe avvenuto nelle scorse ore. Becce avrebbe ricevuto la visita di Giacomo Vigliercio, segretario provinciale del partito e di Lino Alonzo, anziano leader del ponente. Becce avrebbe lasciato una porta aperta, pur lamentando la pessima conduzione da parte del Pd della vicenda che ha portato alla scelta di Ferruccio Sansa come candidato di pd e cinque stelle alla presidenza della Regione. Nei giorni scorsi Becce aveva criticato su Facebook la scelta di Sansa. Forse perché, dicono alcuni osservatori, aspettava lui stesso una chiamata per quell’incarico (nel Pd erano in molti ad auspicare questa soluzione). Chiamata che la segreteria regionale non ha mai fatto partire. Becce non sarebbe stato funzionale, si dice, ai progetti di Giovanni Lunardon che in questa fase conduce le danze nel pd, forte di un filo diretto con l’ex ministro spezzino Orlando. Becce sarebbe stato troppo ingombrante, viste le sue capacità manageriali. Tutto ciò accade mentre Marco Russo porta avanti per ora ostinatamente il progetto di una candidatura (la sua) che includa il mondo delle coop “bianche, le Acli, la sinistra cattolica, ex democristiani. È durata invece lo spazio di poche ore l’idea di sondare il giudice Fiorenza Giorgi, la Merkel di Palazzo di giustizia, per nulla attirata da un ingresso in politica. Il listino oggi è stato abolito quindi è iniziata la corsa per garantirsi un posto da candidato nelle liste per tentare l’ingresso nel futuro consiglio regionale. Vale la pena ricordare che l’indennità riconosciuta ai consiglieri è di 12mila euro al mese. Ecco perché chi è già in consiglio fa il diavolo a quattro pur di conservare lo scranno e chi è fuori trama per entrare.
Bruno Lugaro
