L’EX ALBERGO PESCETTO. Ristrutturazione in appartamenti

Cantiere sequestrato.

Cantiere dissequestrato

Cantiere fermo

Le indagini dell’Ufficio Abusivismo della Provincia, competente in materia ed intervenuto, pare, a seguito di un esposto, avrebbero rilevato diverse irregolarità recepite dalla Procura  della Repubblica di Savona che, vagliatele, il  21 maggio ha emesso l’ordinanza di sequestro.  Ipotesi di alcune motivazioni:

–   procedura dello svincolo alberghiero (per poter trasformare in alloggi)  mancata;

–  aumento volumetrico non consentito;

–  limiti di altezza dell’edificio superati;

–  misure di protezione civile previste per le zone esondabili non indicate,… che è quanto trapelato e che riportiamo a braccio, da profani della materia.

Situazione non da poco e grave per l’esecutore, sul piano economico, e non solo quello per come si svilupperà il caso, coinvolti tecnici e progettisti vari e, non ultimi, i funzionari che hanno rilasciato le autorizzazioni amministrative ad edificare? A tal riguardo leggendosi come il Comune abbia subito incaricato un legale per controdedurre in sede provinciale.

Ciò a parte, di cui si saprà in seguito, immediata e persistente la caduta d’immagine  per l’intera  località con  riflessi  alquanto negativi sull’Amministrazione  Comunale, uscente e subentrata, comunque e quale che sia.

Imponente la massa pur con ponteggio, e altezza d’apparenza superiore alla precedente

Ma perché succedono  queste cose, si domanda l’omino di strada? Bella domanda, e alzi la mano chi si sente di rispondere.  Perché rischiare?  E per che cosa?

Sì che le nostre leggi sono sempre ‘interpretabili’, ma  perché andare a cercare pieghe oblique o   recondite sempre a proprio vantaggio, quando basta rispettarle  le  norme… ?  Il perché  lo sappiamo, dal ‘classico’ di centinaia di palazzi dal boom edilizio degli anni  ’50-’60  in poi:  scavi un po’ di più, getti i plinti delle fondamenta un po’ più in basso, ed ecco il piano autorimesse e negozi, o, a scelta, quello attico… aspettando con fiducia, mai venuta meno, il salvifico condono di turno.

Ora però non sono più i tempi. Quel tipo di giochino non s’azzarda più e magari, a certi livelli, c’è di peggio e fuori dalla luce del sole… Per quel che ci riguarda, come cittadini, il cantiere è fermo, segno che proseguire gli attuali lavori comporta evidenti  aggravamenti,  al  limite e rischio, oltre oneri pecuniari o di altra natura…, di costruire e poi demolire.

Comunque vada, e in questo nostro Paese – Italia intera diciamo – spesso va ‘tarallucci e vino’, per Celle è una brutta cosa.

Non bastavano le Colonie, la Olmo e ora pure la Biblioteca a mare… ?

Pirat da A Civetta

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