Le ultime lettere di Platano Ortis

Ok non giriamoci attorno, la situazione è messa maluccio.

Per me.

Chi mi conosce lo sa che non sono propriamente il platano più affascinante di Corso Ricci, specie dopo l’ultima potatura ricevuta, quando hanno pensato bene di fare piazza pulita dei rami che a fatica ho messo su in queste ultime stagioni.
Ma quella croce Rossa, quel centro da bersaglio fermo sul mio tronco, quell’ignobile e infamante sigillo del condannato, se lo potevano proprio evitare.
Un paio di anni fa mi hanno salvato le piume.. ehm, le foglie, con una potatura quella sì ben accurata.
E per due estati, come ringraziamento, ho regalato un po’di ossigeno e molta ombra alle belle signore che vanno al mercato durante le torride giornata soleggiate, ai ragazzi che si dirigono al mare, alle coppie che si affrettano a fare la spesa al centro commerciale, ai pochi ciclisti che frequentano la pista.
Pare però non sia bastato: hanno deciso di farmi secco in tutti i sensi. E questo nonostante mi sia impegnato a fare il bravo platano, magari non bello come i miei vicini ma bravo e simpatico sì.
Ma sapete qual è la cosa che mi fa inalberare più di tutto? Che – ne sono sicuro – non mi sostituiranno, e lasceranno che la mia modesta casetta verrà infestata da erbacce e rifiuti.
Non ci credete? Dite che il mio pessimismo è frutto del destino oramai segnato? Beh, allora date un’occhiata qua sotto e poi ditemi!

Siamo alle battute finali, miei cari! A tutti gli amici savonesi, auguri un buon proseguimento e, soprattutto, una buona fortuna e chissà che non ci si possa vedere prima o poi sotto altre forme!

Alessandro Venturelli
Date un’occhiata alla fine che hanno fatto i miei amici
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