LAIGUEGLIA

  GLI SPECCHIETTI PER LE ALLODOLE DI LAIGUEGLIA

Ogni paesino della nostra pur sempre bella Liguria viene a poco a poco cementificato. Il termine rapallizzazione non è nato a caso. Ma dopo si potrebbe parlare tranquillamente di loanesizzazione, borghettizzazione…

Trattando sempre gli stessi argomenti sembra che le cose siano riduttive. O che si vogliano a tutti i costi ingigantire.

Si potrebbe dare l’impressione di battere sempre monomaniacalmente sullo stesso chiodo.

Non è come sembra. I fatti si propongono da soli, basta guardare.Sono i fatti che ti cercano. Non il contrario. Vedrò di spiegarmi. Ogni paesino della nostra pur sempre bella Liguria viene a poco a poco cementificato. Il termine rapallizzazione non è nato a caso. Ma dopo si potrebbe parlare tarnquillamente di loanesizzazione, borghettizzazione ( avete presente lo spudorato scempio della zona costiera di Borghetto S. Spirito?). La Liguria sta diventando a poco a poco una colata di cemento. Anche se è lecito supporre che andando avanti di questo passo qualcuno dovrà pur tornare alla terra o al mare per far quadrare il bilancio.

I mattoni che potrebbero configurare l’articolo 1, primo comma, di una “Piccola Costituzione” ( e non la dico grossa perchè è solo la verità:…..!?) prima o poi esauriranno la loro spinta propulsiva. Costruisci oggi costruisci domani se a offerta non corrisponde domanda farai poca strada.Tra le altre cose.

E arrivo al punto di partenza che, manco a farlo apposta, vorrebbe parlare di Laigueglia. Della serie che sono i fatti che ti cercano. Ci inciampi sopra anche se non ne hai voglia. Parliamo (ancora?) di Corso Badarò e del Budello. Perchè?  Perchè Laigueglia, se parti da Badarò, fai il budello e via Mazzini è tutta lì. Le lottizzazioni edilizie collinari non scappano. Mare Uno, il camping di Capo Mele, le costruende ville gli oltre 10.000 metri cubi sul crinale già devastato sopra il cimitero vecchio, le altre che si stanno imbastendo tra Laigueglia e Alassio mica scappano.

La cosa più importante era fare delle opere pubbliche perchè servono. Non in quanto tali ovviamente.

Ma in quanto portatrici di voti. Mai una volta che un amministratore nostrano faccia qualcosa che lasci il segno. Che si guadagni sul campo il motto di questa amministrazione che qualcuno ripeteva in giro. Proprio così dicevano. Convinti. Durante le “sedute” di maggioranza faranno autotraining e ipnosi di gruppo, non c’è altra spiegazione.

Chi avrebbe mai pensato ad un flop di tal fatta? Un corso Badarò aperto e chiuso come se lo stuolo di architetti, geometri e amministratori avessero mangiato troppe frittelle della pro loco e con lo sguardo offuscato da una digestione lenta avessero avuto poco da pensare. Le cose si dovrebbero fare bene. Gli specchietti per le allodole dovrebbero essere posizionati all’altezza giusta. Poi, solo poi, mattoni su mattoni. Senza pesi sullo stomaco. Ma con tanto pelo. Ci mancava ancora questa grana perdiana.

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