La verità su Ata non s’ha da sapere nè oggi nè mai?

Mentre tutti attendono da mesi di sapere notizie sulle responsabilità del vecchio Cda di Ata e la soluzione del giallo sulla sparizione dei 3 fascicoli di documenti, ecco arrivare, a 2 mesi dalla scadenza del bilancio, la notizia bomba sul mancato progetto dei cassonetti hi tech e soprattutto le dimissioni a giugno del duo Garassini – Debenedetti.

Saremo complottisti, ma si ha l’impressione che si voglia buttare fumo negli occhi affinchè il passato dell’azienda venga dimenticato; del resto sono passati 3 anni e nulla è ancora successo nonostante che la Lega, un consiglio sì e l’altro anche, presenti un’interrogazione per avere notizie sulla vicenda.

La verità non s’ha da sapere né oggi né mai? L’unica certezza è che politicamente sarà molto difficile.

Anche le dichiarazioni dell’attuale Consigliera di opposizione ed ex segretaria del pd, Barbara Pasquali, gettano ombre proprio sulla volontà politica di giungere alla verità.

La Consigliera, nonostante faccia parte di un partito di sinistra che dovrebbe difendere i lavoratori, non ha mai proferito parola sul licenziamento di due dipendenti da parte del vecchio Cda, niente sulla successiva caduta di tutte le accuse al processo, silenzio sulla sparizione di documenti delicati. Solo in questi giorni si pronuncia sulla vicenda dei cassonetti intelligenti attaccando la lega che, secondo lei, è interessata solo all’azione di responsabilità contro la vecchia dirigenza.

Confidiamo pertanto nel lavoro della Procura perché dalla politica la verità difficilmente verrà a galla.

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