La CGIL savonese poco riconoscente verso il PD

La CGIL savonese poco riconoscente verso il PD

L’incontro tenuto al Ministero dello sviluppo economico (MISE) lo scorso mercoledì 25 luglio per discutere della vertenza Bombardier ha avuto un esito definito da alcuni interlocutorio.

Bisogna ricordare che l’ordine del giorno presentato al consiglio Regionale della Liguria per la salvaguardia dello stabilimento Bombardier di Vado Ligure, martedì 17 luglio, ha come primo firmatario Giovanni De Vincenzi (PD). L’ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi, ”impegna la giunta ad assicurare che al tavolo presso il MISE sul futuro dello stabilimento Bombardier di Vado Ligure sia presente anche la Regione al massimo livello, a sollecitare il governo affinché sia presente all’incontro con i propri rappresentanti politici; ad intervenire su Bombardier Italia e Europa affinché l’azienda sia presente con i suoi vertici; ad operare per favorire la trasformazione della lettera d’intenti fra Bombardier e Hitachi, rispetto alla commessa di Trenitalia per la fornitura di treni Zefiro, in un effettivo accordo di collaborazione per la subfornitura di treni regionali e, infine, a assicurare che questa produzione sia eseguita nello stabilimento di Vado Ligure.”

Il presidente del gruppo consiliare del PD in regione, Giovanni Lunardon, e il senatore del Partito Democratico Vito Vattuone, che hanno preso parte all’incontro romano del 25 luglio, dichiarano “spiace dover constatare purtroppo che ad un incontro importante come quello che si è svolto questa mattina fosse assente la parte politica del Governo, nonostante fosse stata esplicitamente richiesta dai sindacati e dall’ordine del giorno approvato nei giorni scorsi in Regione. Non c’era il ministro, non c’era il vice ministro, non c’era neppure il sottosegretario. C’era solo il vicecapo di gabinetto del ministro Di Maio. Non esattamente il massimo dell’impegno politico da parte del Governo in una vertenza così importante per la Liguria”. (IVG – 25 luglio 2018 – LEGGI)

Effettivamente il rilievo mosso dai due esponenti del PD non si può giudicare del tutto infondato.

Un’assemblea regionale, all’unanimità, richiede la presenza di un esponente politico del Governo un ministro, un vice ministro, o un sottosegretario, si presenta invece un vice capo di gabinetto che, peraltro, verificando sulla pagina istituzionale del MISE, questa figura non sarebbe neppure riscontrabile (LEGGI).

Secondo l’articolo pubblicato su “Il Foglio” del 22-06-2018 (LEGGI), il vice capo di gabinetto del MISE sarebbe Giorgio Sorial, nella legislatura 2013-2018 eletto alla Camera dei Deputati tra le fila del Movimento 5 Stelle, nell’attuale legislatura non risulterebbe essere stato riconfermato. Per Giorgio Sorial, il paracadute per la mancata rielezione, lo si è trovato come vice capo di gabinetto del MISE.

Il comportamento del Governo, è sicuramente uno sgarbo nei confronti dell’assemblea regionale della Liguria che, all’unanimità, ha votato un ordine del giorno per la presenza di un esponente politico del Governo, nei confronti dei lavoratori di Bombardier che, il giorno 17 luglio, hanno perso ore di stipendio o di ferie, per prendere parte al consiglio regionale, che ha approvato la mozione che li vedeva coinvolti. 

Da parte della CGIL savonese, uno sgarbo anche verso il PD, che storicamente nelle sue varie declinazioni è stato il partito di riferimento per quel sindacato. 

PD che recentemente si è speso per presentare la mozione a favore dei lavoratori di Bombardier, che con Comune di Vado Ligure e Provincia di Savona, si è presentato all’incontro del 25 luglio ai massimi livelli.

Nelle dichiarazioni dei sindacati savonesi, in particolare della CGIL, questo grave fatto non sembrerebbe neppure venire menzionato (LEGGI)

La CGIL, alla continua ricerca di appoggi politici, in questo momento sembra aere voltato la schiena al PD (LEGGI).

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