turismo ligure

FIPE e FEDERALBERGHI.
Fasciolo e Cerminara come Tango e Cash

Che il turismo ligure fosse nelle mani di disattenti osservatori di un fenomeno sociale ormai irreversibile ce ne eravamo accorti.

Ma che non avessero il pudore di tacere (almeno) non ce lo saremmo mai aspettati.

Attenzione ci dicono Fabrizio Fasciolo e Pino Cerminara, che se va avanti così come è cominciata la faccenda finisce male.

Ma cosa fate? Mettete dei limiti al “popolo della notte”?

Siamo diventati matti?

L’economia della nostra Regione dove andrà a finire?

Ed elencano (parlando in coppia a quanto riporta il quotidiano La Stampa, come Otto e Barnelli, Ric e Gian, Stanlio e Ollio, Fruttero e Lucentini ,  e altre  coppie molto più famose di loro) i problemi legati alle restrizioni che sindaci attenti ed intelligenti (loro certamente) hanno emesso per contemperare sia i residenti, sia i villeggianti sia questo beneamato popolo della notte.

La ricetta che ci danno i due suddetti rappresentanti di Fipe e Federalberghi si basa sui principi fondamentali dell’Ipocrisisa eletta a sistema.

Se il popolo della notte si prende (sic) i centri storici e ne fa uso come e quando crede bene. Se ci saranno abusi basta reprimerli. Bravi.

Chi li reprime. Una notte Fasciolo e una notte Cerminara?

Secondo punto: se il popolo della notte non fa movida che offerta potremo mai dare a chi ci fa concorrenza.

Problema vecchio.

Che vadano nell’Adriatico.

E poi finiscono dicendo che divertirsi in modo corretto non è da demonizzare. Che spesso questo criterio è ignorato da amministratori prima dell’estate.

E stigmatizzano dicendo che ogni restrizione, dalla più legittima alla più miope rivolta al Popolo della notte è destinata a ripercuotersi pesantemente e drasticamente sul tessuto commerciale.

Sembra un ultimatum di Al Qaeda.

Hanno detto la loro Fasciolo e Cerminara a pagina 61 della Stampa di domenica 11 aprile 2010.

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