Assistenza per gli anziani – In attesa del decreto Dignità

Assistenza per gli anziani – In attesa del decreto Dignità

Secondo le statistiche sulla distribuzione della popolazione italiana per fasce di età, aggiornate al 1° gennaio 2017 ed elaborate sulla base delle rilevazioni dell’ISTAT, la Regione Liguria   è la regione italiana con l’indice di vecchiaia più alto (249,8%). All’interno della Regione Liguria il primato dell’indice di vecchiaia spetta alla provincia di Savona (255,2%). Su base nazionale, la provincia di Savona è seconda solo alla provincia di Trieste (256,2%). L’indice di vecchiaia è il rapporto percentuale tra la popolazione con età da 65 anni e oltre e quella con età compresa tra gli 0 ed i 14 anni. L’aumento della popolazione nelle fasce avanzate di età è …

sicuramente da mettersi in relazione al miglioramento delle condizioni di vita, di lavoro e delle possibilità di cura di molte malattie dovuto alle molte evoluzioni nei vari campi della scienza e della tecnica a cui si è assistito negli ultimi decenni. 

Se da un lato questi risultati sono l’evidenza dei progressi compiuti nelle varie discipline, dall’altro lato questo incremento dell’età media della popolazione, per molte persone anziane, se bisognose di cure o non più del tutto autosufficienti e con limitate disponibilità economiche, può costituire un notevole problema sia per l’anziano che per i suoi familiari, andando ad incidere in modo non trascurabile sul bilancio familiare.

Molte volte la persona anziana se bisognosa di cure mediche e non più in grado di provvedere autonomamente a sé stessa decide di ritirarsi in una struttura in grado di fornire assistenza, detta anche Rsa (residenza sanitaria assistenziale). Tali strutture, vengono anche utilizzate per periodi di cure riabilitative post-ospedaliere per rendere nuovamente l’anziano autonomo dopo un lungo un periodo di degenza. In questo caso, se la struttura è convenzionata, le spese di ricovero e riabilitazione sono a carico del servizio sanitario nazionale.

Le rette applicate dalle varie strutture si differenziano in base ai servizi offerti ed alla loro qualità, e naturalmente le strutture che operano in regime privatistico devono generare dei profitti. La salute e l’assistenza diventano quindi un business, le persone anziane o disabili, proprio per la loro condizione di debolezza e fragilità, in una società basata sul profitto possono diventare le prime vittime di questo sistema.

Molte di queste Rsa hanno dei siti internet, dove vengono illustrati i servizi resi, oltre alle foto di ambienti e panorami in cui la struttura è inserita, per guidare l’assistito ed i propri familiari in una prima valutazione.

Sul sito internet della ASL savonese per le strutture convenzionate sono fornite informazioni circa le spese di soggiorno (LEGGI).

Poniamo la nostra attenzione sulla struttura convenzionata RSA La Gioiosa di Savona (ex Clinica Riviera), il cui soggiorno, presso la struttura, è stato di recente prescritto per un periodo di riabilitazione post ospedaliera ad una persona anziana. La struttura fa parte del gruppo La Villa s.p.a. , che come dichiarato sul sito internet gestisce 25 strutture in 5 regioni per un totale di 1760 posti letto ed oltre 1000 dipendenti.

Sulla pagina relativa alla RSA La Gioiosa si può trovare una breve descrizione del ricovero per anziani, i punti qualificanti sarebbero che la struttura si trova nei pressi del centro città, inserita in un contesto di grande pregio e vivibilità, circondata dal verde e con un apprezzabile vista sul mare dalle terrazze panoramiche. Le camere sarebbero doppie e triple tutte molto accoglienti, funzionali e arredate con semplicità ed eleganza.

 

Foto tratte dal sito internet La Giosa

Secondo quanto è riportato sul sito specializzato peranziani.it dedicato ai servizi per gli over 65, la RSA La Gioiosa di Savona era originariamente divisa in due aree distinte, la Casa di Cura e la Residenza per anziani. L’ala relativa alla Casa di Cura è in fase di ristrutturazione e ampliamento. A tutt’oggi rimangono funzionanti, oltre alla Residenza per anziani, le attività ambulatoriali.

Che la ex clinica Riviera sia in fase di ristrutturazione ed ampliamento, è possibile rilevarlo dalle recinzioni di cantiere poste sul perimetro delle aree di pertinenza e dal relativo cartello di cantiere.

Quella che dovrebbe essere l’area verde è attualmente occupata dagli apprestamenti di cantiere, mentre le terrazze sembrerebbero al momento inagibili per la presenza di elementi di puntellamento.

Le camere visionate risulterebbero triple con arredamento minimale, mentre lo spazio tra un letto e l’altro è sostanzialmente pari alla larghezza del comodino.

Non è da escludere che anche in questo ambiente qualche intervento di ammodernamento debba ancora essere effettuato.  Alcune pavimentazioni sembrerebbero avere bisogno di qualche intervento di ripristino di alcune crepe di assestamento. l tubi della condensa dell’impianto di climatizzazione scaricano direttamente nella vasca da bagno, mentre il cordoncino della chiamata di emergenza sembrerebbe essere tranciato.

Questa struttura che avrebbe dovuto fornire un periodo di cure riabilitative post-ospedaliere per la persona anziana, risulta fornire condizioni di vivibilità inferiori rispetto agli ambienti ed ai servizi di cui ha goduto presso l’ospedale San Paolo di Savona, dove precedentemente era ricoverata. Condizioni di vivibilità che avrebbero potuto generare stress in una persona già fragile con il rischio di compromettere il percorso di completa guarigione, pertanto la persona anziana ha deciso per la dimissione ed il ritorno a casa.

Questa è una dimostrazione che strutture private o in convenzione che comunque erogano dei servizi in una logica di profitto non è detto forniscano servizi migliori di quelle pubbliche, che pertanto andrebbero preservate e potenziate.

Il contratto per il governo del cambiamento, stipulato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega di Salvini Premier, per quanto riguarda le politiche di assistenza prevede che“importante attenzione va posta anche nei confronti della terza età con provvedimenti volti ad agevolare le famiglie con anziani a carico, compresa l’assistenza domiciliare anche tramite colf e badanti.”Inoltre “le prime vittime di un sistema sociale imperniato sull’utilitarismo e sul profitto, insieme ai disabili a qualsiasi titolo, diventano inevitabilmente gli anziani. È necessario rendere obbligatorio l’inserimento di una rappresentanza significativa dei pazienti (diretta o dei familiari) ai vertici gestionali delle strutture assistenziali dedicate all’età avanzata direttamente inserite nel SSN o per le strutture convenzionate. Solo il controllo diretto e capillare degli interessati può garantire il rispetto di quei parametri di civiltà del vivere, troppo spesso disattesi in strutture che frequentemente si configurano come atroci terminali di “esistenze non più funzionali al sistema”, piuttosto che ambienti dove avviarsi serenamente e con dignità al naturale concludersi della propria vita.”

Al momento i due principali esponenti del governo del cambiamento ossia Luigi Di Maio Matteo Salvini, i due giovani vicepremier di in uno dei paesi più vecchi al mondo sembrano essere in perenne campagna elettorale, più occupati a rincorrersi sugli annunci legati ai tagli ai vitalizi o per prendersi il merito per chi è riuscito a respingere più immigrati, in un paese come l’Italia, il cui carico di rifugiati/immigrati per ogni cittadino residente è tra i più bassi dell’Unione Europea. Per il tentativo di dare qualche soluzione ai problemi con cui ogni giorno gli italiani sono costretti a convivere sembra si dovrà ancora aspettare.

Di Maio – Salvini

Con i soldi risparmiati nell’erogazione dei vitalizi o per negare la minima assistenza agli immigrati/profughi/rifugiati, i due giovani astri nascenti della politica italiana riusciranno sicuramente ad ottenere migliori condizioni di cura ed assistenza per i loro connazionali di ogni età, misure che certamente saranno inserite nel Decreto dignità di prossima emanazione.

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