Savona. Per ora nessun rimpasto

Il Sindaco non convince i segretari provinciali Vacca, Marcenaro e Aschei. Santi e la Marozzi non si toccano, interrotti i rapporti con la Olin Verney. Intanto dal centro destra trapela la voce che nessuno credeva alla vittoria della Caprioglio  

Il ridimensionamento del gruppo “Vince Savona” non s’ha da fare, né oggi né mai. Sembra questa la decisione presa nuovamente in questi giorni nonostante le continue insistenze del Sindaco per un rimpasto.

Il Sindaco ha provato a convincere i segretari provinciali delle tre forze politiche che compongono il gruppo Vince Savona, per poi farsi forte a livello regionale, ma questa mossa è fallita. Vacca, Marcenaro e Aschei sono stati chiari nel salvaguardare il loro peso politico in Giunta.

L’assessore Santi non si tocca, è l’assessore che ha più consenso in città e l’apprezzamento dei savonesi nei suoi confronti  è in aumento. Il Sindaco è avvisato: se il suo assessorato venisse ridimensionato, Santi uscirebbe immediatamente dalla Giunta.  

Anche sulla sostituzione dell’assessore Marozzi c’è stato un netto no, il Sindaco non è stato in grado di spiegare i motivi politici di una sua eventuale rimozione, dando così adito alle voci che i motivi siano di carattere personale.

Il Sindaco è sempre più nervoso, negli ultimi tempi sono cambiati anche i rapporti con la consigliera Olin Verney. Se prima erano di collaborazione ora pare non siano più così saldi, soprattutto per le continue insistenze della Consigliera per avere una poltrona da assessore. 

Secondo voci insistenti che circolano nel centro destra i problemi del Sindaco nascono da lontano addirittura dall’inaspettata vittoria alle elezioni. Nell’accordo sulla sua candidatura era previsto il posto in Consiglio per almeno 2 anni tra i banchi dell’opposizione (nessuno pensava ad una sua vittoria) per poi traslocare a Roma in Parlamento. Col successo del centro destra l’accordo è saltato e fare il Sindaco è faticoso

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