BISOGNA SAPER PERDERE

BISOGNA SAPER PERDERE
La Sinistra (Che non esiste più):

Leggo ovunque commenti e anatemi da far accapponare la pelle, soprattutto dai militanti sconfitti, incapaci di un analisi profonda e introspettiva, che sappia coniugare obiettività e voglia di autocritica, per ricostruire o ripartire.

Ma anche e soprattutto da persone che potrei anche stimare, ma leggendoli mi fanno cadere le braccia, ad essere sinceri anche altro, da persone che dovrebbero essere di esempio e dovrebbero saper insegnare qualcosa da tramandare, e comunque hanno mezzi e posizioni di rispetto, per le quali tuttavia non si sentono abbastanza legittimati o se preferite, sicuri di loro.

Questo è anche colpa dell’approssimazione in cui si affronta

 la politica oggi, e non è questione di populismo, ma di superficialità, di mancanza di una vera e propria scuola politica, che sappia forgiare delle persone capaci, anche di fare appassionare altre persone a certi argomenti.

Il mondo politico odierno è cambiato e forse per sempre, ma sinceramente io non vedo molta differenza tra certi militanti, vicini alla sinistra odierna, con certi militanti opposti e militanti dei movimenti recentemente affermati, sia per il grado di approssimazione, intesa come capacità, che per quanto riguarda il blaterare da tastiera o gridare da latteria di periferia, per farsi valere con prepotenza tracotante.

Troppe volte la sinistra si è data la zappa sui piedi da sola, troppe volte si è gongolata pensando di essere nel giusto, troppe volte si tende a seguire un leader senza alcuna obiezione, o nel caso troppe volte le eventuali obiezioni sono state rigettate senza poter controbattere ulteriormente, perchè in minoranza.

I colpi di maggioranza hanno ucciso la sinistra, da sempre, dallo scisma socialista di Livorno che generò il Comunismo, all’ultimo e definitivo scisma pre-elettorale di questo 2018.

Questa presupponenza e prepotenza, questa sensazione di imbattibilità, invincibilità ha generato mostri che stanno divorandosi un intero movimento, ha creato antipatie che nemmeno la destra ha saputo coniugare altrettanto.

E questa sera del 5 Marzo 2018, ha generato l’ultimo mostro, colui che nemmeno una bomba H potrà mai distaccare dalla poltrona, nemmeno il Referendum 2016 lo fece e figuriamoci questa sconfitta elettorale, ma lui niente non molla ed in barba degli elettori quasi il 70% che non lo vuole più, ma cosa bisogna fare per farlo andare via e mollare la presa?

Glielo deve fare capire la base, che deve sloggiare, andarsene e dedicarsi ad altro?

Proprio per questi personaggi la sinistra ha perso consensi e voti, vogliate capirlo almeno voi che siete militanti!

Ora invece di stracciarsi le vesti e di criticare o insultare chi ha vinto, bisogna saper tornare a lavorare e dare il massimo per meritarsi qualcosa, bisogna avere il coraggio di contestare chi ha guidato e ha fatto uscire di strada, bisogna farlo fortemente, bisogna poi analizzare cosa vuole la base, l’elettore deve tracciare il percorso, il militante deve saperlo fare valere, nella maniera più democratica possibile, con il confronto.

Con questo confronto, che non deve essere fatto solo di critiche o smargiasso, come si può solo leggere da certe bacheche e profili social di attivisti e simpatizzanti, non deve essere sempre posto col noi e il loro, ma con il voi.

Con il confronto con la base si può stabilire ciò di cui sarà da mettere in pratica, ma il rapporto con la base è precipuo per la riuscita, attraverso il confronto anche perchè poi quando ci si confronta bisogna accettare le sconfitte e cercare di collaborare per la ripartenza.

Bisogna ripartire, come anche bisogna saper perdere!!!

Ma non siete stufi di sentirvelo dire? Non siete stufi di essere autolesionisti, non siete stufi di perdere pezzi, non siete stufi di aver perso consenso, non siete stufi di vedervi scomparire?

Fatelo in memoria almeno dei militanti che non ci sono più, ma credevano negli ideali, di una sinistra unita e vicina alla base.

Paolo Bongiovanni

Condividi

Lascia un commento