La letterina a Babbo Natale

Uominiliberi ha scritto la letterina a Babbo Natale
 
Caro Babbo Natale,
anche quest’anno non siamo stati molto buoni, ma tu sei comprensivo e penserai anche a noi, per questo ti scriviamo una lista piuttosto lunga di regali per alcuni stimati personaggi politici savonesi.

All’ onorevole Anna Giacobbe una fascia da primo cittadino perché si convinca a candidarsi sindaco a Vado, come vorrebbe Burlando.

All’ onorevole Franco Vazio una serie di impegni a Roma per tenerlo lontano da Albenga, così non avrà tempo per interessarsi delle elezioni comunali e non potrà far perdere di nuovo il PD.

Al parrucchiere di via Catalani a Sestri Ponente una poltrona nuova, molto più grande e robusta, per il suo cliente più famoso, Rosario Monteleone.

A SEL una nuova stampella, perché quella che aveva per aiutare il PD in Regione gliel’ha presa l’ NCD. 

Al neo consigliere regionale Alberto Marsella un corso di lingua albanese.

All’ ex consigliere regionale Stefano Quaini un cappotto pesante, per fargli affrontare il gelo di Acqui e dimenticare il caldo che c’era in regione. 

Ad Angelo Vaccarezza un poltronificio per evitargli di voler essere contemporaneamente Presidente a Savona, Sindaco ad Albenga, assessore ad Alassio e consigliere in regione.

Ad Antonino Miceli il terzo mandato per ricandidarsi in regione (solo tu Babbo Natale  puoi fare il miracolo ed esaudire il suo desiderio).

A Mauro Righello qualche mese in più di aspettativa dal lavoro per quando rimarrà senza incarichi politici.

A Franco Orsi una margherita da sfogliare per decidere se ricandidarsi sindaco con una lista civica o con Forza Italia come vorrebbe Scajola.

A Claudio Strinati qualche torniello, da sistemare non solo sugli autobus, ma nel PD per controllare la marea di politici che vogliono entrare nel gruppo dei renziani. 

A Giovanni Durante un po’ di coerenza perché smetta di votare come Ditullio e poi combattere contro il carbone.

A  Giovanni Lunardon un’ alka seltzer per fargli digerire i tre candidati, Berruti, Miceli e Briano, alla segreteria regionale del PD 

A Gianluigi Miazza uno specchio delle sue brame per farsi dire che lui è più bravo di Rino Canavese.

A Sergio Lugaro un riparo sicuro per evitare che i Venti (di partecipazione)  lo spazzino via dalla politica.

Isabella  Sorgini un curriculum vitae più aggiornato senza il fallimentare mestiere di Assessore, ma con l’aggiunta di nuovi mestieri: Questore, Prefetto e presentatrice.

Al Movimento 5 stelle un po’ di coraggio per vincere la titubanza a presentarsi alle elezioni comunali nella provincia di Savona.

A Fabio Musso un ansiolitico per fargli passare la confusione politica che lo attanaglia (alle primarie era ai banchetti per Civati, è coordinatore dei circoli renziani e lavora per la Giacobbe che è cuperliana)

A Roberto Giannotti, ufficio stampa del Comune, un sapientino per iniziare ad imparare l’uso del computer.

A Roberto Pizzorno i tappi per le orecchie per lui e per i suoi per non farsi ammaliare dalle sirene Rossi, Tabacci e Renzi.

Al gruppo degli OSTInati un funerale adeguato per commemorare la loro fine prematura.

A  Giovanni Busso la versione scritta della legge Fornero sulle pensioni perchè la legga e capisca che non è applicabile ai politici.

A Simone Mara un albero genealogico per poter dimostrare che è un discendente dell’imperatore romano Pertinace. 

 Roberto Costagli, segretario del PD vadese, un bravo motivatore per fargli comprendere le strategie elettorali di Anna Giacobbe. 

Ad Attilio Caviglia uno specchietto retrovisore per evitargli, tutte le volte che dichiara che farà un passo indietro, di finire in un burrone.

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