Belin che coerenza, belin che faccia

LA VERITA’, TUTT’ALTRO CHE LA VERITA’ 
Quando ci vuole, ci vuole:
“belin che coerenza, belin che faccia!”
In occasione della recente assemblea sindacale dei lavoratori di A T A, organizzata presso la sms di Zinola dalla CGIL e dalla UIL, ne sono successe di tutti i colori.
Grida, urla, lancio di sedie, strepiti, con show finale del solito capataz esagitato, nostalgico dell’ancient regime aziendale che, con eleganti parole, ha invitato caldamente i colleghi a partecipare al prossimo imminente sciopero in fase di organizzazione, oltre a rivolgere male parole nei confronti di alcuni componenti dell’attuale giunta savonese.
L’azione sindacale è apparentemente rivolta contro la nuova governance aziendale, ma in realtà è organizzata per mettere in difficoltà l’amministrazione Caprioglio.
E’ iniziata la campagna autunnale che vedrà impegnati tutti contro tutti e che travalicherà le prossime elezioni politiche.
Una parte della CGIL risponde ancora a qualcuno della vecchia nomenclatura comunale che,
da dietro le quinte, facendo finta di essere in tutt’altre faccende affaccendato, di essere fintamente fuori dai giochi e di occuparsi svogliatamente di cucina discettando di mille facezie sui social facebook, in realtà sta lavorando sodo per ritornare in auge.

La speranza è quella di lavorare nell’ottica di un’operazione capillare di sfascismo generalizzato per tutta la città, auspicando, tra quattro anni, di essere (ancora) ricordato da qualcuno e di venire richiamato in servizio a furor di popolo.

Questo qualcuno sogna ad occhi aperti di riuscire a farsi finalmente incoronare prossimo candidato sindaco della sinistra e di tornare ad essere considerato da qualcuno in giro per la città … Si! Ciao core!

Torniamo ad ATA ed allo sciopero.

In questi giorni leggiamo sui giornali locali che l’amministrazione Caprioglio ha dato mandato ai vertici della municipalizzata di iniziare a rendere pubblici alcuni interessanti dati riferiti alle modalità di spesa dell’era Vaggi & C.

Leggiamo dai giornali di fatture emesse dalla società 3 Esse srl negli anni scorsi per importi pari a svariate decine di migliaia di euro per prestazioni che potremmo definire eufemisticamente curiose: guardiania presso parcheggi A T A con l’impiego di unità cinofila, oppure servizi di consulenza tecnica”.

Una domanda sorge spontanea: “ma in tutti questi anni, i sindacati dov’erano, mentre l’azienda spandeva e spendeva soldi per iniziative farlocche, conquistava appalti in giro per l’impero riuscendo solo ad accumulare perdite, non partiva con la raccolta differenziata, proponeva fantasmagorici progetti per la cremazione e non riusciva neanche a trovare una banca che ne finanziasse l’iniziativa?”.

Sono gli stessi sindacalisti che invece, in questi giorni, si stracciano le vesti perché l’azienda è in evidente difficoltà economica.

Belin che coerenza! Belin che faccia!

Il rendere pubblici i dati completi della totalità delle fatture emesse in questi anni per spese legali, consulenze, spese di rappresentanza; ecc. ecc. sarà fondamentale per iniziare a capire come, un’azienda con potenzialità di sviluppo immense, sia stata ridotta in siffatte condizioni. 

Infine auspichiamo tutti quanti che, finalmente, qualcuno si decida ad agire legalmente nei confronti dei responsabili del disastro, anche per dimostrare che i bei tempi (solo per qualcuno) di un certo consociativismo politico, economico, sindacale sono definitivamente conclusi e che Savona, finalmente, è stata liberata e che potrà, lentamente, ma definitivamente, rinascere.

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