Vado Ligure – CVD Come volevasi dimostrare

 CVD  – COME VOLEVASI DIMOSTRARE

Dopo aver appreso che la giunta comunale vadese è intenzionata a chiudere la SMS Baia dei Pirati mi permetto di inviarti alcune mie considerazioni.
Quando era quasi alla fine l’ultima gestione amministrativa comunale vadese da parte del defunto Peluffo in un folto consiglio comunale, a cui avevo partecipato, c’erano anche l’ing. Ciarlo, l’arch. Campora, l’avv. Bavassano ed in quella occasione era emersa sorprendentemente l’affermazione che tutto il territorio alla destra del torrente Segno era da considerarsi terra bruciata ed il buon Peluffo disse” non voglio perdere nessun cittadino vadese”.
Da quell’epoca ad oggi gli accordi di programma si sono succeduti ad aiosa considerando e concordando modifiche al progetto Piattaforma Maersk dettati da esigenze tecniche ed ambientali notevoli. Nel ricordare l’evoluzione è inevitabile non ricordare anche qualche bufala sostenuta da qualche personalità autoritaria come “La cittadella dello sport” come anche l’affermazione già a quell’epoca “il progetto si inizia in contemporanea allo spostamento dell’alveo del torrente Segno per scongiurare le esondazioni del fiume.

Preso atto di quanto dichiarato da quell’epoca ad oggi i provvedimenti da aggiungere negli accordi di programma si sono succeduti senza delimitazioni ed erano stati giudicati indispensabili. Da quell’epoca ad oggi si sono succedute le amministrazioni dott.Giacobbe, dott.Caviglia, dot.ssa Giuliano e gradatamente ed in nome e per conto del principio del risparmio economico sostenuto dalle dirette strutture interessate i vari accordi di programma si sono svuotati ciò che è rimasto è di facile imposizione e cancellabile in oltre il tutto potrebbe,secondo il mio parere, essere facilitato dal fatto che chi dovrebbe salvaguardare certe decisioni pregresse oggi per incompatibilità non si ha la possibilità di contrastare ciò che era stato deciso.

Perchè non prendere in considerazione tutto ciò che s’era deciso in merito allo spostamento dei residenti del Gheia e la relativa evoluzione, perchè non riesaminare l’evoluzione della costruzione sulle gambe del “tavolino rovesciato”, perchè il relativo risparmio serviva per la costruzione della nuova diga foranea e sucessivamente viene reso pubblico che c’è bisogno di una ulteriore discarica come quella esistente. Oggi si viene a sapere che la giunta comunale vuole chiudere la S.M.S. Baia dei Pirati quindi piano piano si accendono i falò, dal Gheia è acceso da molto tempo, facendo la famosa terra bruciata mettendo e creando le condizioni che i residenti emigrano senza rimpianti infatti ormai sono rimasti pochi vecchietti.

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